Una normale serata di luglio poteva concludersi con una tragedia. Una baby gang è entrata in azione e ha brutalmente aggredito Giorgio Di Costanzo, noto ai più per la sua lunga militanza nelle fila di Rifondazione Comunista. Teatro del vile gesto è stata piazza Mar del Plata al Testaccio, nel Comune di Barano d’Ischia. L’uomo, dopo essere stato preso di mira da un gruppetto di delinquenti, ha subito numerose percosse ed è stato spinto a terra. Ad aggravare la situazione sono stati gli insulti omofobi che i giovani hanno rivolto al povero Giorgio (“Sei un ricchione”, gli avrebbero detto in coro i suoi aggressori mentre lo picchiavano). Una volta sfogate le proprie frustrazioni, i membri della baby gang hanno repentinamente lasciato piazza Mar del Plata, e si sono dileguati con il favore delle tenebre. I primi a prestare soccorso al militante di Rifondazione sono stati i carabinieri della stazione di Barano, che hanno poi allertato i soccorsi. Una volta giunto presso l’ospedale “Rizzoli”, il Di Costanzo è stato sottoposto dai medici ad una tac, e ciò per verificare se l’uomo – nella colluttazione – avesse riportato lesioni interne.
LE REAZIONI. La notizia dell’aggressione subita da Di Costanzo ha naturalmente fatto il giro dell’isola suscitando indignazione e sgomento. Tra i tanti post pubblicati in rete emerge senza alcun dubbio quello dell’ex assessore ischitano e regista teatrale Salvatore Ronga, che sulla propria bacheca Facebook ha scritto: “Sono triste e profondamente addolorato per l’aggressione omofoba subita da Giorgio Di Costanzo, per l’umiliazione che ha dovuto soffrire di fronte a una piazza indifferente, ma d’altra parte questo è il paese di Babbo Natale con la gonna, il paese dei fini pensatori – padri di famiglia e baciapile – che si lasciano andare a sghignazzi beceri e allusivi sui social, il paese dei giornali dalle copertine infamanti e volgari e i cui responsabili, sui siti, invece di filtrare e moderare, aizzano e lasciano in bella vista commenti omofobi di uno squallidume sconcertante, salvo poi esprimere una solidarietĂ di facciata in circostanze come questa. PerchĂ© dei ragazzini dovrebbero comportarsi diversamente dagli adulti? Che schifo!”. Augurando a Giorgio pronta guarigione, speriamo che i carabinieri, una volta acquisiti tutti gli elementi utili a ricostruire questa assurda vicenda, possano identificare e assicurare alla giustizia questi giovani criminali.