Durante una crisi come quella del Bradisismo, è cruciale affrontare con serietà e trasparenza le problematiche che affliggono una comunità impaurita. Il vulcanologo Giuseppe Luongo ha espresso una forte critica verso l’attuale gestione della crisi nei Campi Flegrei, sottolineando come i tempi della ricerca scientifica e i tempi del pericolo reale non sempre coincidano.
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Luongo denuncia il comportamento di alcuni scienziati che, invece di focalizzarsi sul controllo del livello di pericolosità dell’area flegrea, sembrano impegnati a mostrare le loro competenze per ottenere ruoli più importanti nella gestione di strutture e programmi di ricerca nazionali e internazionali. “Non se ne può più con questi scienziati,” afferma Luongo, sottolineando la frustrazione per la mancanza di azione concreta e tempestiva.
Il Silenzio delle Istituzioni
Luongo esprime anche rabbia verso la stampa e le autorità locali. “Non si può non essere arrabbiati con la stampa che produce articoli e servizi televisivi ritenendo stupidi chi osserva e legge,” afferma. Anche l’amministrazione di Pozzuoli viene criticata per la sua inerzia. Secondo Luongo, è evidente la necessità di un cambio di passo della Protezione Civile e di una maggiore attenzione da parte della Prefettura.
La riflessione di Luongo è un appello alla comunità scientifica e alle autorità competenti affinché si impegnino seriamente nella soluzione dei problemi di sicurezza che riguardano decine di migliaia di persone. Egli chiede trasparenza e la volontà di superare gli intralci burocratici, sostituendo le persone inadeguate al compito.
La riflessione di Giuseppe Luongo mette in luce il bisogno urgente di una gestione più efficace e trasparente della crisi del Bradisismo. È fondamentale che le autorità competenti rispondano alle domande che sorgono dalla comunità e che si impegnino attivamente per garantire la sicurezza di tutti.