Per una volta sembrava che avessimo ricevuto le giuste attenzioni, almeno sui vaccini. E invece no, ancora una volta le isole minori e il turismo vengono dimenticati da un Governo che non solo non fa arrivare adeguati sostegni economici a lavoratori e imprese, ma decide di penalizzare ancora una volta le isole minori applicando indistintamente sul territorio nazionale l’ordinanza che prevede il criterio anagrafico per l’ordine delle vaccinazioni. La vaccinazione di massa sulle isole verrĂ quindi fermata, o meglio, si proseguirĂ semplicemente con le varie fasce d’etĂ . Tuttavia, bisognerebbe attendere che tutta la regione completi la categoria prima di passare a quella successiva. Una follia! Ad Ischia, Capri e Procida servono circa 80mila dosi per evitare di restare indietro rispetto ad altre isole in giro per il mondo compromettendo un’intera stagione turistica e il futuro economico di migliaia di famiglie. I danni della mancata campagna di vaccinazione di massa dell’isola sarebbero incalcolabili, il costo ad oggi dell’operazione praticamente irrilevante. Per tutte le isole minori d’Italia, basterebbero appena circa 150mila dosi, un quarto della popolazione di una normale cittĂ . Per ora l’hub vaccinale di Ischia sarĂ usato per continuare con la vaccinazione per categoria che si sposterĂ dunque dal Centro San Giovangiuseppe. Ora, una strategia potrebbe essere quella di chiedere la disponibilitĂ immediata delle dosi necessarie alla regione e poi procedere rapidamente per fasce d’etĂ .
L’ORDINANZA
Il Commissario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, ha firmato l’ordinanza n. 6 del 9 aprile 2021.
L’ordinanza, in linea con il Piano nazionale del Ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021, dispone il seguente ordine di prioritĂ ai fini della vaccinazione:
- persone di etĂ superiore agli 80 anni;
- persone con elevata fragilitĂ e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari;
- persone di etĂ compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di etĂ compresa tra i 60 e i 69 anni,
utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’AIFA.
Parallelamente viene completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.
A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato.
Le persone, che hanno giĂ ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino.