Ancora una volta assistiamo ad una incomprensibile lite fra chi dovrebbe governare le sorti del nostro Paese.
Incomprensibile poiché, ancora una volta, il popolo italiano si è mostrato maturo e collaborativo subendo e, responsabilmente, adottando, ogni forma di limitazione da marzo u.s,, senza mai chiedersi se tale estremo rigore fosse giustificato e se potesse, tutta questa situazione, celare dell’altro…..
Le nostre Imprese hanno seguito ogni obbligo normativo affinché fossero sicure e rispondessero a tutti i requisiti sanitari richiesti.
Abbiamo assistito e “sopportato”, responsabilmente, tutte le promesse fatte e MAI mantenute (vedi credito di imposta per i prodotti sanitari e per la sicurezza dei luoghi di lavoro che dallo sbandierato 60%, sono passati, sotto voce, ad un misero 9%…… ma la lista è lunga, della “potenza di fuoco mai vista prima” sbandierata e…. mai vista anche questa volta)…
Abbiamo visto provvedimenti adottati senza logica, come ad esempio l’adozione del “cashback”, che nel merito, “L’unione europea, ritiene che il meccanismo approntato dal governo risulti sproporzionato, dato il potenziale effetto negativo che potrebbe avere sul sistema di pagamento in contanti”.
Oggi abbiamo, infine, ancora un DL ambiguo e destinato ad ottenere risultati discutibili, con misure incomprensibili, dove, per una superiore ragione sanitaria, si chiude tutto per non chiudere NULLA. Risulta incomprensibile, infatti, che la zona rossa riguardi soltanto negozi di abbigliamento, calzature, gioiellerie, pubblici esercizi (in parte) e pochi altri articoli, lasciando aperto tutto il resto.
Ancora una volta, divieti e limitazioni che, di fatto, inducono le persone ad uscire e stare per strada tranquillamente.
Ancora una volta, dopo l’inizio della stagione turistica, la Pasqua, l’estate, anche il Natale, ulteriore polmone economico per la nostra piccola realtà, vediamo che per “decreto”, le aziende sono destinate alla chiusura, condannate a pagare ogni impegno assunto, compreso e soprattutto le varie tassazioni previste (guarda caso, ogni provvedimento restrittivo, viene pubblicato solo dopo il pagamento di oneri e/o tassazioni…), senza ristori adeguati per tutte le categorie, come sono stati messi in campo da altre nazioni.
Questo modo di governare, in definitiva, distrugge la maggior parte delle piccole attività che rappresentano la spina dorsale dell’economia nazionale con gravissime ricadute sui livelli occupazionali
Verrebbe da pensare ad una disobbedienza civile di massa pur nel rispetto di tutte le norme e le precauzioni contro la diffusione del contagio.
Oggi apprendiamo, dal Ministro della Salute, intervistato su un canale RAI, che si prevedono ulteriori restrizioni a stretto giro….. Nasce spontaneo, quindi, chiedersi perché tutta questa mancanza di chiarezza e l’adozione di interventi tampone che generano esclusivamente confusione e danno economico, oltre a quello sociale.
Per questo chiediamo un IMMEDIATO intervento delle forze politiche rappresentanti la nostra realtà, affinché, chi ci governa ritorni in sé e garantisca a tutte le nostre imprese di potersi riprendere e riaprire quando tutta questa emergenza sarà finita. Ma soprattutto che ci venga mostrata, una volta per tutte, CHIAREZZA.
CONFCOMMERCIO
Isola di Ischia