La positività di Don Giuseppe Nicolella e la conseguente chiusura delle scuole nel comune di Ischia ha scatenato un putiferio sui social negli ultimi giorni. “Scuole chiuse e chiese aperte” hanno scritto in tanti sdegnati, ma proprio quando le polemiche andavano affievolendosi, questo pomeriggio a lanciare benzina sul fuoco è stata la messa celebrata in Cattedrale ad Ischia Ponte con tanto di cresimandi e pienone in chiesa. Le immagini della messa trasmessa sui social hanno fatto il giro del web scatenando le ire di chi continua a vedere le scuole chiuse e anche le stesse attività economiche come previsto dalla zona rossa. Al di là delle bugie e delle offese gratuite e ingiustificate circolate nelle chat di whatsapp sullo sfortunato sacerdote don Giuseppe Nicolella, non si può non cogliere in effetti il paradosso delle chiese affollate mentre si chiedono sacrifici economici e sociali a tanti cittadini. La partecipazione al culto è sempre stata consentita, ma non si possono evitare occasioni di assembramento così evidenti senza alcun rispetto delle regole, o più semplicemente non si possono riaprire tante altre attività stabilendo regole precise e rispettandole? Ciascuno di noi rifletta e liberamente si faccia una sua idea.