lunedì, Febbraio 24, 2025
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Villano, Custodire il territorio e la dignità della persona umana: un dialogo possibile sulla questione “Casa”



Sulla questione degli abbattimenti arriva una lettera con spunti di riflessione e analisi promossa dal Vescovo Carlo Villano, elaborata dagli Uffici di Pastorale Sociale, Giustizia e Pace e Custodia del Creato, Caritas delle Diocesi di Ischia e di Pozzuoli

“Ecco sto alla porta e busso” (Ap.3,20).  Le Chiese di Ischia e di Pozzuoli, da sempre vicine a quanti versano in condizioni di disagio, a chi ha bisogno, a chi si trova ad affrontare una prova, nella certezza che debba esserci sempre una porta aperta all’uomo che bussa, non possono sottrarsi di fronte alle problematiche legate alla “Casa” e alle procedure di demolizione a seguito delle sentenze passate in giudicato e relative RESA (Registro protocollo delle demolizioni presso le Procure).

Il tema degli abbattimenti di edifici abusivi in Campania rappresenta una questione complessa, intrecciando legalità, diritto alla casa, tutela del territorio, repressione dell’abusivismo come fenomeno speculativo: nella nostra regione ormai da anni è in corso, infatti, l’esecuzione di migliaia di ordini giudiziali di demolizione (circa 80.000), accessori a sentenze di condanna o di patteggiamento ed aventi ad oggetto immobili, per lo più abitazioni di modeste dimensioni, per i quali pendono circa 100.000 domande di condono edilizio.

L’esecuzione degli ordini di demolizione sta provocando gravi emergenze abitative, oltre a notevoli difficoltà di ordine economico-finanziario per i Comuni interessati dall’accensione dei relativi mutui. 

La costruzione senza permesso a costruire o comunque senza idoneo titolo abilitativo, spesso diffusa in aree vincolate o a rischio idrogeologico, ha generato un confronto acceso tra la necessità di ripristinare la legalità anche a tutela della sicurezza e della incolumità di chi le abita, e l’impatto sociale degli abbattimenti, che colpiscono molte famiglie. Questo fenomeno mette in evidenza la necessità del rispetto delle regole, la salvaguardia dell’ambiente e le aspettative delle persone coinvolte.

L’impegno delle comunità locali, della Procura, degli amministratori e delle forze dell’ordine, che deve essere espresso nel rispetto della legalità e della giustizia, deve sempre tenere in considerazione le aspettative legittime delle famiglie e della persona umana ad avere una casa da abitare, un lavoro per sostenersi, un ospedale per essere curati, una scuola per apprendere, centri sociali per anziani e luoghi di associazione per i giovani.

Pur consapevoli che la problematica non riguarda solo i nostri territori e la Campania ma l’intero Paese, che l’argomento, complesso e delicato, afferisce esclusivamente alle competenze del Legislatore nazionale e il Parlamento, le Chiese di Ischia e di Pozzuoli non possono restare indifferenti di fronte alla disperazione di tante famiglie che si trovano a vivere delle ruspe che nel prossimo futuro demoliranno le loro abitazioni, e con esse spazzeranno via sacrifici e sogni di una vita intera di lavoro e di progetti. Comprendendo il dolore e la preoccupazione di coloro che vedono minacciata la loro casa e il loro futuro, ritengono fondamentale la vicinanza a tutte le famiglie che stanno vivendo questo momento di angoscia, consapevoli del fatto che la casa non è solo un bene materiale, ma luogo di affetti e dignità, una porta cui bussa anche lo straniero che chiede di essere accolto, ascoltato, amato.

Proprio nel rispetto delle legittime aspettative fondamentali dei cittadini e della custodia del Creato, è opportuno sottolineare che le Chiese di Ischia e di Pozzuoli sono contrarie a qualsiasi forma di abusivismo edilizio, spesso foriero di tragedie umane, che hanno segnato anche il recente passato dei nostri territori.

I primi passi da parte del legislatore verso una direzione possibile di legittimazione di una parte del patrimonio costruito senza titolo edilizio sono stati fatti dal “Decreto Salva Casa 2024”: un provvedimento legislativo approvato con l’intento di semplificare e regolarizzare molte situazioni edilizie, con l’obiettivo di favorire la riqualificazione urbana e la circolazione degli immobili. 

La lotta all’abusivismo edilizio richiede tuttavia una sinergia concreta e operativa tra istituzioni e società civile. Solo attraverso un dialogo costruttivo e la collaborazione tra le diverse parti è possibile individuare soluzioni alternative che, pur rispettando la legalità, tengano conto delle necessità sociali, economiche e umane delle persone coinvolte. Un approccio integrato consente di superare la mera applicazione repressiva delle norme, orientandosi verso percorsi di regolarizzazione e riqualificazione in grado di coniugare giustizia, equità e sviluppo sostenibile.

Le Chiese di Ischia e di Pozzuoli s’impegnano ad essere volano di speranza e di sostegno per tutte le famiglie coinvolte nella piaga degli abbattimenti, ascoltandole e accompagnandole in questo cammino difficile. Insieme a loro si impegnano a cercare vie di dialogo e soluzioni che rispettino la giustizia e la dignità delle persone, considerando che ogni decisione deve tener conto della giustizia, ma anche della tutela dei più vulnerabili, avendo ben presenti il rispetto della legge che sempre deve tendere a salvaguardare la dignità di ogni persona.

Si impegnano a fungere da ponte tra istituzioni e cittadini, creando spazi di confronto sereno e costruttivo, promuovendo l’organizzazione di tavoli di dialogo dove le diverse parti possano esprimere le loro posizioni e cercare soluzioni condivise, facendo appello alla giustizia sociale ricordando che ogni legge deve essere applicata tenendo conto della centralità della persona, dei valori di solidarietà e di inclusione sociale.

Si impegnano ad essere promotrici di un confronto costruttivo e pacificatore, in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali formulando delle proposte, nella speranza di una Rinascita e dell’acquisizione di una ritrovata consapevolezza ambientale:

• Appello alla corresponsabilità a tutte le istituzioni, affinché si affronti insieme il problema degli abbattimenti non come una questione meramente tecnica o giuridica, ma come una sfida che riguarda il tessuto sociale e la dignità di intere famiglie, individuando percorsi che rispettino la legalità, senza dimenticare la giustizia sociale.

• Sollecitare un impegno comune per indurre il Legislatore all’individuazione di procedure e soluzioni percorribili per la risoluzione del problema e giungere ad una Rigenerazione Urbana.

• Promuovere una cultura della legalità preventiva, collaborando con le istituzioni per avviare campagne disensibilizzazione sul rispetto delle norme urbanistiche e sulla prevenzione dell’abusivismo e offrendo supporto pastorale e sociale alle famiglie coinvolte, affinché possano comprendere meglio le conseguenze delle loro scelte e sentirsi accompagnate nella loro esperienza di dolore.  

La tutela del territorio, la custodia del Creato e il rispetto delle leggi sono valori imprescindibili, così come lo è la protezione della dignità umana. Le Chiese di Ischia e di Pozzuoli chiedono a tutti gli attori coinvolti di lavorare insieme per costruire un futuro in cui legalità e giustizia sociale si intreccino in maniera armoniosa, senza lasciare indietro nessuno.

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