Voglio ringraziare l’On Ferrandino per l’attenzione prestata alle vicende della sanità isolana ma mi sento di tranquillizzarlo: mai come ora la sanità ad Ischia è oggetto delle massime attenzioni. Coi Sindaci e la Regione abbiamo tracciato un percorso di sviluppo e dialogo che ci permette di guardare con fiducia ai prossimi anni.Lo abbiamo detto più volte e ribadito a giugno scorso quando facemmo un punto su quanto fatto sull’isola e sui progetti futuri.La forza di quei numeri convinse tutti.
I lavori del Rizzoli non sono potuti partire fino ad ora per la stessa ragione che in nessun altro ospedale della Campania si è potuto avviare gli interventi di ristrutturazione avvalendosi dei fondi per l’edilizia sanitaria. Quei lavori sono stati programmati nel 2017, ma solo ora sono stati resi disponibili dal ministero della Salute. Per questione di equilibri di Bilancio non avremmo potuto avviare i lavori. In ogni caso, su questa vicenda ci siamo già arrivati, avviando il dialogo con l’episcopato per l’acquisizione dei terreni utili a garantire l’ampliamento dell’ospedale.
Rispondendo punto per punto alle affermazioni dell’On Ferrandino, occorre rilevare che:
- La mancanza di personale è ben nota a quest’azienda. Dal 2016 ad oggi sono entrati in servizio 22 medici, selezionati con ben 9 procedure dedicate alla sola Ischia. Purtroppo i pensionamenti e i licenziamenti volontari (11) hanno ridotto la portata dei nostri interventi. Il personale infermieristico è aumentato (+14 infermieri) e quello Oss si è incrementato del 57% (+9). Sono stati inviati migliaia di telegrammi per reclutare specialisti ambulatoriali, ma l’insularità non invoglia i professionisti a venire a lavorare ad Ischia. In una situazione di carenza di medici in tutte le strutture ospedaliere italiane, il non essere andati in emergenza per la mancanza di personale al Rizzoli è da considerarsi un successo.
- Tutte le operazioni di trasferimento dei pazienti vengono fatte in piena sicurezza, utilizzando l’elisoccorso o l’idroambulanza o – per i casi meno gravi – le ambulanze sui traghetti. Gli operatori della sanità sanno che la sicurezza dei pazienti è prioritaria. Al di là delle polemiche dichiarazioni pubbliche, la responsabilità della tutela della salute dei pazienti è solo di chi lavora in sanità. Chi ci lavora può testimoniare quanto stiamo facendo concretamente per il Rizzoli e il suo personale.
- Ogni anno per dare la massima priorità alla gestione dell’emergenza, gli interventi chirurgici rimandabili sono posticipati alla fine della stagione estiva. È una prassi normale in un ospedale inserito nella rete dell’emergenza regionale. Al momento gli anestesisti e i cardiologi sono sufficienti a gestire l’attività prevista.
- I piani ospedalieri del 2016 e quello del 2018 hanno dichiarato l’ostetricia e ginecologia del Rizzoli in deroga all’obbligo di Legge che prevede la chiusura delle strutture con meno di 500 parti/anno. È stato fatto su nostra richiesta e su istanza della Regione. Finche il Ministero ci concederà la deroga, ad Ischia si continuerà a nascere. A riprova di ciò abbiamo riallestito con culle nuove la struttura.
- Su molti aspetti della pregressa gestione di Villa Mercede ci sono indagini in corso da parte delle autorità competenti. L’Asl ha vinto i ricorsi al TAR (che l’on Ferrandino sostiene abbiamo perso) e sta procedendo ad effettuare la gara necessaria. Gli stipendi arretrati sono stati pagati grazie all’impegno dell’Asl
- La riorganizzazione dei servizi psichiatrici è un percorso aperto su cui si sta lavorando con impegno e serietà. Abbiamo fatto tre diversi bandi per cercare una struttura idonea, in regola coi permessi urbanistici ma non è semplice ad Ischia trovare strutture simili. Nel frattempo tutti i pazienti sono assistiti adeguatamente, inseriti (per la prima volta) in percorsi terapeutici personalizzati.
La gestione ottimale sella sanità ad Ischia richiede l’impegno e la determinazione di tutti. È per questo che al termine della stagione estiva promuoveremo un nuovo incontro per fare il punto sulle priorità e le sinergie da attivare. In quell’occasione coinvolgeremo i Sindaci, le associazioni, i politici dell’isola e speriamo possa parteciparvi anche l’on Ferrandino; è questa infatti la strada maestra per costruire insieme un nuovo futuro per la sanità isolana.
DOTT.ANTONIO D’AMORE
DG ASL NAPOLI 2