Miriana Mc Hudson ha vissuto qualche giorno fa una disavventura al pronto soccorso di Procida.
Da un paio di mesi soffre di tachicardia, recentemente associata a episodi di vomito. Lo scorso lunedì insieme a sua madre, si è recata al pronto soccorso per un ecocuore, poiché il giorno precedente (domenica) le era stato detto che la cardiologa sarebbe stata disponibile per l’esame.
Arrivate al pronto soccorso, due infermieri informano che la dottoressa non era ancora arrivata (erano le 9 del mattino) e uno degli infermieri la chiama. L’esito iniziale è che l’ecocuore non si può fare perché manca la sonda. Dopo dieci minuti, l’esito cambia: la sonda c’è, ma solo per le urgenze.

Tornata a casa, Miriana ritorna in ospedale verso le 10:20 con sua madre a causa di un malore. Un’infermiera, venuta a prenderla con la sedia a rotelle, afferma che la dottoressa era arrivata da appena mezz’ora. Entrata al pronto soccorso, le fanno l’elettrocardiogramma e l’ecocuore. L’esito è che deve fare l’ecocuore altrove, poichĂ© il macchinario lì non funziona bene.
Nel frattempo, la dottoressa sostiene di essere stata presente a visitare altri pazienti all’orario in cui Miriana era venuta la prima volta. Miriana si chiede, se fosse stata davvero presente, perché c’era bisogno di chiamarla al telefono e perché non poteva scendere lei stessa a darle informazioni? Inoltre, non poteva dirle di aspettare e visitarla dopo gli altri pazienti?
Ciò che Miriana trova ancora più grave è che durante la visita la dottoressa le ha mancato di rispetto dicendole: “sta zitta” e “non è tuo diritto chiedermi il tracciato”. Miriana ritiene inaccettabile che come paziente sia stata trattata con tale mancanza di rispetto.
In conclusione, Miriana evidenzia come questa situazione rifletta lo stato della sanitĂ sull’isola. Si rivolge principalmente a chi sostiene di “aver vinto” la questione dell’ospedale, chiedendo cosa abbiano effettivamente vinto: medici che infieriscono sui pazienti? Per lei, si tratta di cattiva gestione dei servizi piuttosto che di mancanze strutturali. Questo è quello che considera “un emerito niente”.