di Gennaro Savio
Da oltre una settimana, e cioè da quando non abbiamo potuto fare a meno di dare notizia del ricovero di mio padre presso l’ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno in quanto dovevamo annunciare l’annullamento della presentazione dei suoi primi due volumi di scritti scelti, ci avete inondato di affetto e di stima attraverso messaggi, telefonate e visite. A mio padre ho riferito tutto e vi ringrazia infinitamente. Purtroppo stamattina si è reso necessario il trasferimento con l’elicottero in un ospedale della Terraferma. E con un nodo alla gola nel dargli un bacio, prima di partire gli ho ribadito dell’affetto di cui l’avete inondato. Grazie anche a coloro che mi hanno visto nei pressi dell’eliporto, hanno capito perché stessi lì, e si sono fermati per salutarmi. Spero vivamente di meritare la vostra attenzione e la vostra stima. Mi preme ringraziare pubblicamente medici e infermieri del “Rizzoli” che in questi giorni con grande umanità si sono presi cura di lui. Ai miei concittadini dico di tenerci ben stretto l’unico nosocomio pubblico dell’Isola per la cui sopravvivenza e potenziamento occorre lottare a denti stretti, proprio per come una vita intera ha fatto mio padre Domenico Savio quale Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marista-Leninista. E se oggi l’ospedale non è stato ancora ridotto a semplice pronto soccorso, se abbiamo ancora l’elicottero e nonostante le difficoltà si continuano a salvare vite umane, il merito in parte è anche suo che si è battuto come un leone, con tutte le sue energie, con forza, coraggio e determinazione e senza mai risparmiarsi anche in età avanzata affinché avessimo una struttura sanitaria efficiente. I dirigenti, gli iscritti e i simpatizzanti del PCIM-L esprimono vicinanza e affetto al loro Segretario generale augurandogli un pronto ritorno all’attività politica.