di Gennaro Savio
Quella che abbiamo appena ascoltato è la testimonianza, inviataci via whatsapp, dal papà di uno dei marittimi italiani che compongono l’equipaggio della Costa Diadema, la nave che nonostante l’impegno incessante della società di navigazione, da giorni non riesce ad attraccare in Italia. Neppure nella giornata di ieri, quando si è sperato sino alla fine di poter attraccare a Civitavecchia. Una speranza vanificata dall’ok che non è mai giunto e così la nave è stata costretta a puntare la rotta verso la Francia, in direzione Marsiglia senza che agli italiani a bardo sia stata data la possibilità di scendere: da non credere. La cosa che preoccupa di più è che a bordo ci sarebbero dei marittimi risultati postivi al coronavirus e questo rende l’odissea dei lavoratori a bordo ancora più drammatica. Tra il personale di bordo ci sono anche degli ischitani ed un procidano, Domenico Strazzi che ai nostri microfoni oltre a raccontarci l’odissea che stanno vivendo in questi giorni, ha espresso tutto il suo rammarico per il fatto che il governo italiano non gli ha ancora consentito di sbarcare nel nostro Paese