venerdì, Settembre 20, 2024
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FORIO : AI GIARDINI RAVINO IL READING LETTERARIO INSERITO NELL’ISCHIA INTERNATIONAL FILM E ART FESTIVAL “LUCHINO VISCONTI” 



Giunto alla sua VI edizione, il festival, organizzato dall’ Accademia Ischia Arte Luchino Visconti, si arricchisce quest’anno da una  rassegna letteraria con autori di rilievo del panorama editoriale italiano.

“È un po’ come se tutti questi  libri diventassero il  testo ognuno di un film che vede il suo compiersi in questa  splendida scenografia dei Giardini Ravino, egregiamente curata dal direttore, Luca D’Ambra, che ringrazio per la squisita ospitalità” afferma Deborah Di Bernardo, curatrice del reading.

Molti i temi trattati all’interno della  rassegna cominciata il 27 maggio in occasione dell’inaugurazione della mostra di pittura, curata da Barbara Melcarne, sempre parte integrante del Festival, con i testi di Eugenio Alaio sul tema delle dipendenze, delle malattie ed il ruolo dell’amore e dei viaggi come elementi  salvifici dal titolo “Il silenzio delle donne”  e  di Roberto Buono “Storie di un curioso metropolitano”, percorso nella memoria della gioventù, nella città di Napoli, nella storia degli anni ‘ 70 e di riscatto dei rapporti familiari dell’ epoca che procede il giorno 10 giugno alle ore 18:00 con la presentazione dei testi di Gianni Brandi “A volte anche la luna è piatta”, sull’argomento possibilistico  dell’uomo di scegliere il proprio destino, quello di denuncia sociale, della violenza sulle donne, di Caterina Laita dal titolo ” La rinascita di Venere – Siamo tutti parte civile” e di Paolo Miggiano “Echi lontani”, la storia di un poliziotto di stato ed un infermiera che muoiono in elicottero  durante un volo di servizio per una misteriosa avaria del mezzo.

Domenica 11 giugno, sempre alle ore 18:00, sarà la volta dei testi di Marco Cesario “I fantasmi della Ile Saint Louis”, viaggio fisico e di introspezione  nella memoria di luoghi e di affetti ancora “pulsanti”  in uno spazio atemporale e di Maurizio Ponticello che con “La vera storia di Martia Basile” ci riporta nella Napoli a cavallo tra ‘500 e ‘600, in cui le spose erano bambine, i padri i loro padroni che  decidevano le sorti delle figlie cui non mancherà però la forza di riscattarsi, semmai a caro prezzo, attraverso una serie di vicissitudini che snocciolano le tante contraddizioni e tradizioni della società dell’epoca.

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