Si sono concluse nel tardo pomeriggio di oggi le operazioni di recupero del capodoglio
“Leopoldo” spiaggiato presso gli scogli degli innamorati nel comune di Forio la vigilia di
natale. La prima fase delle operazioni ha consentito lo spostamento della carcassa dal
luogo dove era stata posizionata lo scorso 30 dicembre al sito individuato per le attività di
recupero e, più precisamente, nei pressi dello scivolo di alaggio del Molo Borbonico di
Forio.
La seconda fase invece, più complessa, ha visto le squadre scientifiche all’opera per
eseguire le attività di recupero dei tessuti e dei campioni di organi che saranno utilizzati per
analizzare le cause del decesso e acquisire utili elementi ai fini della ricerca scientifica. Nel
contempo, è stato recuperato l’intero scheletro che sarà lavorato per essere esposto nel
futuro museo di biologia marina della Stazione Zoologica Anton Dorhn di Napoli. Tutti i
residui liquidi e solidi sono stati recuperati da ditte autorizzate per il trasferimento in
terraferma e per il successivo smaltimento.
Le attività hanno visto il coinvolgimento diretto di numerosi enti che, dopo aver partecipato
alle attività di pianificazione, si sono riuniti questa mattina per l’importante operazione e,
nello specifico, le squadre di specialisti della Stazione Zoologica Anton Dorhn e dell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, i team del CERT (Cetacean strandings
Emergency Response Team) e del CREDIMA (Centro di Referenza Nazionale per le
Indagini Diagnostiche sui Mammiferi Marini Spiaggiati), il personale dell’Università di Napoli
Federico II, dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, dell’Istituto Oceanomare Delphis
e gli operatori specializzati della NETTUNO Lavori Subacquei e dell’ACQUAVET Sas.
Importante anche il supporto logistico e di sicurezza delle squadre in mare e a terra che
sotto il coordinamento dell’Amministrazione Comunale di Forio e dell’Ufficio Circondariale
Marittimo di Ischia hanno visto l’impiego del personale della Guardia Costiera, della
Protezione Civile Forio CB, del Comando Vigili Urbani, anche con la collaborazione del
personale della Società Marina del Raggio Verde, assicurando tutte le necessarie misure di
prevenzione per la sicurezza degli operatori e dell’ambiente.
Nel corso della necroscopia è stato ritrovato materiale plastico (buste e cordame di nailon)
che, sebbene per quantità non siano imputabili quali cause del decesso che saranno
meglio definite al termine delle analisi in laboratorio, dimostrano ancora una volta il rischio a
cui sono esposte le specie che abitano il nostro prezioso mare.
Grazie all’operazione odierna sarà possibile dare un importante contributo alla ricerca
scientifica e alla tutela dell’ecosistema marino.
Ischia, 2 gennaio 2019