Domenica 6 aprile, presso i Giardini Ravino, è stata inaugurata con grande partecipazione di pubblico la mostra “Paràdeison: i Giardini Ravino e l’arte di coltivare la Bellezza”, che ha aperto ufficialmente la stagione culturale 2025. La mostra, curata dalla Dott.ssa Mariangela Catuogno, Direttrice delle Attività Culturali dei Giardini Ravino, si è rivelata un tributo straordinario all’intreccio tra arte, natura e ingegno.

Il titolo della mostra, “Paràdeison”, richiama il termine persiano antico Pairi-deisa, che significa “spazio circoscritto oggetto di cura da parte dell’uomo” e ha dato origine alla parola “paradiso”. Come spiegato dalla curatrice, questo concetto affonda le sue radici nell’antico legame tra natura e uomo: “Il Giardino è luogo naturale in cui poter esprimere la sperimentazione più ardita sia in senso artistico che produttivo, luogo di diletto e di piacere, dell’utile e della rappresentazione sociale.”

La visione del fondatore dei Giardini Ravino, Capitano Giuseppe D’Ambra, di inserire piante succulente in un’architettura che si ispira alla tradizione ischitana, ha dato vita a un giardino che unisce amore per la natura e ricerca del bello. Un luogo dove tradizione, innovazione e arte si fondono in una rappresentazione armoniosa delle espressioni umane.
La mostra ha accolto le opere di tre artisti che, attraverso linguaggi e tecniche diverse, hanno reinterpretato il giardino e le sue meraviglie:
– Salvatore Basile, che ha curato il restyling della biglietteria, esaltando lo spazio con elementi di design che celebrano la bellezza naturale.
– Marco Casciello, autore di scatti fotografici che immortalano le piante succulente come vere e proprie opere d’arte, evidenziando i dettagli e le forme suggestive della flora tropicale.
– Giovan Giuseppe Lanfreschi, maestro orafo, che ha plasmato raffinati monili ispirandosi alle forme delle piante tropicali, intrecciando abilità artigianale e visione estetica.

Questi artisti hanno restituito la loro personale visione del giardino, utilizzando scultura, fotografia e metallurgia per celebrare il dialogo eterno tra natura e creatività umana.
La mostra “Paràdeison” si è rivelata un viaggio unico nella ricerca della bellezza, evocando l’intento del fondatore e celebrando il giardino come simbolo di sperimentazione artistica e sociale. L’entusiasmo del pubblico ha confermato il successo dell’iniziativa, ponendo i Giardini Ravino al centro della cultura e dell’arte del territorio.
Un appuntamento che ha coniugato natura e arte, lasciando una traccia indelebile nel cuore degli spettatori. Una celebrazione della bellezza, dell’ingegno e della continua ricerca che rende i giardini un luogo di diletto e creatività.
©️ Elena Mazzella
