TRAGEDIA SFIORATA IN VIA BORBONICA PER IL CROLLO DÌ DUE PINI, GENNARO SAVIO: “PROPRIO POCHE ORE PRIMA SU FACEBOOK AVEVAMO ESPRESSO PREOCCUPAZIONE PER IL LORO POTENZIALE RISCHIO DI CROLLARE AL SUOLO”
di Gennaro Savio
Tragedia sfiorata a Forio, comune dell’isola d’Ischia, dove sulla via Borbonica si sono improvvisamente schiantati al suolo due pini mastodontici. I possenti alberi hanno totalmente invaso la carreggiata quotidianamente attraversata da migliaia di automobilisti e solo per una casualità non c’è scappata la tragedia. Strada chiusa ed operai al lavoro per ore per rimuovere i pini. La pericolosità di questi alberi è conosciuta da tempo in quanto le loro radici affioranti non consentono un solido ancoraggio al terreno e anche perche, negli anni, sono stati indeboliti dalla marchellina ellenica e da altre malattie da cui sono stati infestati ma, nonostante questo, non sono mai state avviate le necessarie verifiche statiche per verificarne la tenuta. La cosa incredibile è che stamattina, proprio pochissime ore prima del crollo visto le forti raffiche di vento che soffiavano sull’isola Verde, sul mio Profilo FaceBook, a nome del PCIM-L, per l’ennesima volta avevo lanciato l’allarme citando a tal riguardo anche la Borbonica come zona ad alto rischio. “Sull’isola d’Ischia – avevo tra l’altro scritto nel post inviato anche alle testate giornalistiche locali e regionali -, ancor più che in altre città e località, il vento forte fa più paura a causa della presenza nelle piazze e sulle strade isolane di alberi di grosso fusto e, in modo particolare, di possenti pini spesso indeboliti da malattie come la marchellina ellenica o completamente secchi e per questo a potenziale rischio crollo. E penso ai pini presenti sulla Borbonica tra Forio e Lacco Ameno, a Fiaiano, lungo tutte le strade comunali ed ex provinciali isolane, nelle pinete come quella del Bosco della Maddalena e quella di Fiaiano e, in modo particolare, a quelli che si trovano nel centro cittadino del Comune di Ischia”. Sin qui le preoccupazioni che avevamo espresso poche ora prima del crollo. Cosa aggiungere. Ancora una volta sull’isola d’Ischia si è sfiorata la tragedia. Cosa aspettano le amministrazioni comunali isolane e quella della Città Metropolitana per quanto concerne le strade di sua competenza ad avviare una perizia statica su tutti i pini presenti nei centri urbani per verificarne la tenuta, così come da anni chiede il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio? Aspettiamo prima che ci scappi il morto?