VITTORIA PER I PIU’ DEBOLI E FIGURACCIA PER IL COMUNE DI ISCHIA, IL GIUDICE DI PACE RICONOSCE AGLI INVALIDI IL DIRITTO A POTER TRANSITARE NELLE ZTL SENZA NECESSARIAMENTE COMUNICARE LA TARGA ALLA POLIZIA MUNICIPALE E ANNULLA DUE MULTE INGIUSTAMENTE ELEVATE ALLA PROFESSORESSA ANGELICA DE GIOVANNI, GENNARO SAVIO: “SE FOSSI IO IL SINDACO, MI SENTIREI IN DOVERE DI RIMBORSARE CHI NELL’ULTIMO ANNO E’ STATO INGIUTAMENTE MULTATO”
di Gennaro Savio
A Ischia, nel comune dove i diritti dei disabili vengono da sempre calpestati per il mancato abbattimento delle barriere architettoniche su molte strade cittadine, per il pagamento della sosta sulle strisce blu che si pretende dagli invalidi al contrario di quanto avviene in tantissime altre città italiane, per la carenza di stalli gialli a partire dal parcheggio ex Jolly e per la collocazione di pali della pubblica illuminazione sugli scivoli di strade centralissime come via Edgardo Cortese, venivano multate pure le auto al servizio dei disabili che transitavano nelle ZTL, nonostante avessero sempre e comunque il diritto di passaggio, anche senza aver comunicato il numero di targa al Comando di Polizia Municipale, così come stabilito dalla Cassazione il 14 settembre 2017, quindi alcuni mesi prima che a Ischia venissero azionate le telecamere che hanno sostituito i famosi pilomat. O almeno venivano multate sino a venerdì 1 marzo 2019, giorno in cui il Giudice di Pace di Ischia, dottoressa Angela Castagliuolo, ha accolto il ricorso di Angelica De Giovanni, professoressa molta apprezzata e benvoluta sull’isola d’Ischia dove per anni ha insegnato presso la scuola media “Giovanni Scotti” e presso l’Istituto “Enrico Mattei”. Alla Professoressa De Giovanni che quest’estate per raggiungere sul litorale ischitano una spiaggia attrezzata per disabili, era obbligata a transitare quotidianamente con l’auto nella ZTL di via delle Terme, sono state recapitate a casa ben dodici multe per un importo totale da pagare di oltre mille euro. Ingiusto pagarle e così la Professoressa, invalida al 100%, ha presentato ricorso che il Giudice ha accolto, al momento per le prime due contravvenzioni prese, sulla scorta di una precedente pronuncia della Cassazione. Il risultato ottenuto dalla De Giovanni, rappresentata in aula dal figlio Eugenio D’Orio, biologo e igienista forense, è straordinario perché ha finalmente creato un importantissimo precedente, utile ai cittadini disabili di tutta Italia che in questi anni, ignari della pronuncia della Cassazione, hanno regolarmente pagato multe che non avrebbero dovuto mai ricevere. “Oggi – ha dichiarato davanti alle nostre telecamere Eugenio D’Orio – diamo una buona notizia per la categoria degli invalidi. Infatti il Giudice del Tribunale di Ischia ha raccolto dei ricorsi presentati dalla professoressa Angelica De Giovanni in merito a delle contravvenzioni che le erano state erogate per essere passata, con autovettura munita di contrassegno per invalidi e a lei intestata, nella zona a traffico limitato di Ischia Porto. Le multe, ovviamente, sono state oggetto di opposizione e ricorso, quindi, da parte del presunto autore della contravvenzione proprio perché c’è una sentenza di Cassazione che stabilisce che l’invalido ha il diritto di transitare nella ZTL e non è obbligato a dare un avviso dopo le quarantotto ore al Comando di Polizia locale. Anche se questo avviso non viene fatto all’autorità di polizia, non perde, l’invalido, il diritto a transitare nella ZTL che gli è riconosciuto per legge. Questo avviso, chiaramente, ha senso civico perché d un lato aiuta la polizia amministrativa a svolgere i suoi normali compiti di controllo. Ma anche qualora questo avviso, per un motivo o per un altro, non viene depositato nel termine richiesto, comunque non è causa della perdita di un diritto. E il Giudice avendo stamattina accolto il ricorso, ha dato conferma di quanto già precedentemente la Cassazione nel 2017 aveva detto su questo punto e quindi ha riconosciuto un diritto del cittadino invalido”. “Per onestà intellettuale – ha aggiunto D’Orio sul suo profilo FaceBook – riconosco che i legali rappresentanti del Comune di Ischia, nonché gli ufficiali della stessa Polizia Locale, non si sono affatto opposti. Certo che, con questo momento di chiarimento, non ricapiteranno più simili casi, anzi si potrà positivizzare il tutto con una rinnovata unione tra il cittadino, specie se disabile, e le istituzioni”. Sin qui le parole del Dottor D’Orio. Cosa aggiungere. Se fossi io il sindaco di Ischia o un amministratore comunale, sicuramente proverei un grande imbarazzo rispetto alla sentenza del Giudice di Pace e anche se la legge non me lo imponesse, o semplicemente non lo prevedesse, certamente mi sentirei in dovere di restituire i soldi a tutti quegli invalidi a cui sono state elevate multe per essersi introdotti con l’auto all’interno delle ZTL, dal giorno in cui sono state azionate le telecamere nei pressi dei varchi dei centri storici ischitani, visto che il sistema di videosorveglianza è andato in vigore alcuni mesi dopo la pronuncia della Cassazione. Lo faranno gli attuali amministratori? Sarà molto difficile che ciò accada conoscendo la loro cultura politica borghese e capitalistica. E comunque, visto che come si suole dire “la speranza è sempre l’ultima a morire”, l’augurio è che il Sindaco Enzo Ferrandino e gli amministratori comunali di Ischia, valutino la possibilità di rimborsare chi è stato ingiustamente multato. Sarebbe una scelta politica saggia e giusta.