Continua a tenere banco il dramma economico e sociale dei lavoratori stagionali dell’isola d’Ischia migliaia dei quali rischiano di non percepire il bonus di 600.00 euro previsto dal decreto “Cura Italia”. Il “Co.L.L.S.I.I.”, il neonato gruppo Facebook del “Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali dell’isola d’Ischia” su cui vengono quotidianamente pubblicate le testimonianze disperate degli isolani che non hanno ancora ricevuto nessun beneficio economico, ha scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e ai sottosegretari di Stato, Stanislao Pizza e Francesca in cui si chiede, tra l’altro, che a tutti gli stagionali venga garantito il bonus di 600.00 euro e che venga reintrodotta la vecchia Indennità di Disoccupazione. Il documento lo inviamo per conoscenza anche ai sindaci dell’isola d’Ischia che ci auguriamo non si limitino solamente a chiedere, ma pretendano dai loro rappresentanti politici e partitici romani che accolgano le richieste avanzate dai lavoratori.
Ecco di seguito il documento del “Co.L.L.S.I.I.”
Sono milioni i lavoratori stagionali italiani e migliaia quelli dell’isola d’Ischia che in questi giorni stanno vivendo un dramma umano, sociale ed economico senza fine. Reduci da un lunghissimo periodo di disoccupazione invernale che si è ulteriormente prolungato a causa delle restrizioni adottate a livello nazionale e regionale per contrastare la diffusione del Coronavirus, moltissimi lavoratori stagionali rischiano di non poter percepire il bonus di 600.00 previsto per questi dal decreto “Cura Italia” in quanto, il governo del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha previsto delle differenziazioni tra stagionali e stagionali. E così per i circa diecimila lavoratori stagionali dell’isola Verde non bastava il terrore di dover fare i conti con la paura della diffusione della pandemia da coronavirus, non bastava dover subire le restrizioni, il distanziamento sociale, la “reclusione” forzata in casa e la povertà dilagante, ora in migliaia rischiano di non percepire neppure i seicento euro stanziati dal governo e con esso persino i trecento euro previsti dalla regione Campania. Infatti gli stagionali che non riceveranno il bonus di 600,00 euro, in automatico non avranno nemmeno diritto ad usufruire dei 300,00 euro mensili stanziati dalla regione Campania.
LAVORATORI STAGIONALI A TUTTI GLI EFFETTI ED ESCLUSI DAL BONUS DI 600,00 EURO
Ecco chi sono al momento gli stagionali esclusi dal bonus e per cui si chiede un immediato intervento del governo affinché possano rientrare e percepirlo.
- Sono esclusi dal bonus di 600.00 euro tutti i lavoratori stagionali che ogni anno vengono assunti con contratto indeterminato, in questo secondo caso semmai perché la struttura ricettiva è aperta tutto l’anno, e che poi, puntualmente, vengono licenziati da stagionali dopo cinque, sei mesi di lavoro. Lavoratori a tutti gli effetti stagionali in quanto ogni anno fanno domanda e percepiscono la Naspi. Stesso dicasi per i lavoratori assunti a tempo determinato in strutture ricettive aperte tutto l’anno.
- Sono esclusi dal bonus di 600.00 euro tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato e che per questo sono già a tutti gli effetti degli stagionali ma che non rientrano in questa categoria solo perché il contratto sottoscritto non contempla la sigla “S” di stagionale
- Sono esclusi dal bonus di 600.00 euro i lavoratori assunti a tutti gli effetti come stagionali con contratto a tempo determinato e che al momento non vengono riconosciuti tali in quanto a sottoscrivere il contratto è stata un’agenzia interinale il cui codice Ateco non rientra tra quelli previsti dal decreto “Cura Italia”. E qui siamo veramente ad un paradosso incredibile perché un lavoratore stagionale a tutti gli effetti e con contratto a tempo determinato non percepisce il bonus a lui diretto solo perché il contratto è stato sottoscritto da un’agenzia interinale con codice Ateco non riconosciuto.
PROPOSTE
- Per sbloccare questa situazione bisogna elargire il bonus di 600.00 euro a tutti quei lavoratori che assunti da una azienda di somministrazione o da un’azienda turistica, quest’inverno hanno ricevuto la NASPI e che solo per questo sono chiaramente dei lavoratori stagionali.
- Per ridare un minimo di dignità ai lavoratori stagionali, bisogna reintrodurre la vecchia Indennità di Disoccupazione di sei mesi e che negli anni scorsi è stata ridotta a tre mesi con la Naspi. Intanto, per l’emergenza sanitaria da coronavirus in corso, basterebbe prolungare l’attuale Naspi ai lavoratori stagionali sino a nuova assunzione.
- Inoltre, affinché la frase “nessuno deve rimanere indietro” non resti solo uno slogan, il governo nazionale provveda ad elargire i necessari sussidi a tutti i lavoratori attualmente disoccupati come edili, marittimi, musicisti e tutti gli altri, sino a quando non riprenderanno a lavorare.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Bisogna aggiungere e sottolineare che per migliaia di lavoratori isolani e per le loro famiglie non percepire il bonus di 600.00 euro del decreto “Cura Italia”, vorrebbe significare sprofondare definitivamente in uno stato di povertà in quanto, già provati da un lunghissimo periodo di disoccupazione di sette mesi, la stragrande maggioranza di essi non riprenderà a lavorare in quanto molte strutture alberghiere e ricettive non riapriranno o riapriranno a ranghi ridottissimi e con personale ridotto all’osso. Questo significa che i suddetti lavoratori nel mese di ottobre, dopo mesi e mesi di fame, non potranno neppure presentare domanda per percepire la Naspi.
Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali dell’isola d’Ischia