Al Presidente di Federalberghi Ischia
Barano, 15 novembre 2020
OGGETTO: reperimento struttura da adibire a Covid Hotel
Gentile Presidente, risale a circa un mese fa l’avviso pubblicato dall’Asl Na2 Nord per il reperimento sulla nostra isola di una struttura ricettiva da adibire a Covid Hotel per la durata dell’attuale emergenza, al fine di garantire ai positivi paucisintomatici e ai pazienti Covid dimessi dall’ospedale perché guariti, spazi adeguati per trascorrervi in sicurezza il periodo di contumacia, necessario per negativizzarsi rispetto al virus e poter riprendere la loro vita normale. Non tutti, infatti, una volta scoperta la positività o ultimata la degenza, possono contare su un’abitazione con le caratteristiche indispensabili a rimanere isolati rispetto ai loro conviventi e, d’altra parte, con l’esigenza di utilizzare i posti letto del “Rizzoli” per altri pazienti acuti, dovendo assicurare un doveroso e fondamentale turn over, chi non ha più bisogno delle cure ospedaliere, non può essere trattenuto oltre in carico all’ospedale.
Ecco, allora, che diventa essenziale disporre di una struttura ad hoc, che alleggerisca il nosocomio lacchese, senza rischi per le famiglie con un congiunto ancora positivo al tampone. Purtroppo, la ricerca avviata dall’Asl, allora ancora in relativo anticipo rispetto ad una esigenza che adesso è diventata concreta e pressante, non ha avuto a Ischia alcun riscontro. Al contrario di quanto ci risulta essere avvenuto in terraferma, dove invece l’Azienda ha preso in affitto strutture adeguate, che stanno già svolgendo la loro preziosa funzione in questa delicatissima fase dell’emergenza Covid 19. Mentre, sulla nostra isola, la mancanza di una soluzione abitativa temporanea ad hoc sta creando già qualche problema di gestione sia dei paucisintomatici che non hanno bisogno di ricovero, ma devono restare isolati, sia dei pazienti da dimettere le cui famiglie sono nell’impossibilità pratica di farsene carico, se non a rischio di sviluppare altri cluster domestici.
Sinceramente, appare davvero paradossale e stupefacente che proprio sull’isola vocata all’ospitalità, con un patrimonio ricettivo amplissimo, addirittura da primato rispetto alla stragrande maggioranza delle altre località della Campania, rischiamo di tener bloccati posti letto ospedalieri irrinunciabili per la cura degli acuti, anche gravi, per la mancanza di disponibilità di qualche decina di camere con bagno da destinare all’accoglienza post degenza. Possibile che in tutta l’isola, per di più in un’annata drammatica per il turismo, che ha costretto molte aziende a non aprire o a farlo per pochi mesi, non si riesca a dare risposta a questa necessità prioritaria e urgente, nell’interesse non solo dei malati e delle loro famiglie, ma della sicurezza dell’intera comunità isolana?
È per trovare una risposta utile e concreta a questa domanda, “strategica” per la qualità dell’assistenza sanitaria garantita sul territorio e per un’efficace azione preventiva contro l’ulteriore diffusione del virus sull’isola, già abbastanza colpita, che ci rivolgiamo a Lei e a tutti i membri della Sua Associazione, fiduciosi che riusciate ad identificare spazi adeguati alle richieste dell’Asl, in modo da accogliere al più presto i paucisintomatici e i pazienti che via via saranno dimessi dal “Rizzoli”, in prima fila nella lotta contro questo flagello, dal cui superamento dipendono anche le sorti della nostra economia turistica già tanto provata. Confidiamo, dunque, che Federalberghi Ischia prenda a cuore la situazione, coinvolgendo i suoi associati in una soluzione praticabile da proporre al più presto all’Azienda sanitaria, perché l’emergenza purtroppo non dà tregua e le necessità premono.
La disponibilità che la Vostra Federazione ha dichiarato rispetto alla creazione dei Covid Hotel a livello nazionale e le proficue collaborazioni già instaurate in varie città e località turistiche al di là del mare, di cui abbiamo avuto notizia anche dai telegiornali, ci fanno sperare che Ischia non vorrà distinguersi se non in positivo in questa circostanza. Nell’attesa di un sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti e un augurio di buon lavoro Per il Cudas La presidente Gianna Napoleone