di Gennaro Savio
“Prorogate lo stato di emergenza”, è questo il grido di dolore che i terremotati dell’isola d’Ischia hanno lanciato al governo Conte attraverso una petizione popolare promossa dalla “Libera Associazione 21 Agosto” e sottoscritta da oltre 4300 cittadini. Per i promotori della petizione la proroga dello stato di emergenza, che scade il prossimo 21 febbraio, è indispensabile affinché, tra l’altro, si completino gli interventi di messa in sicurezza e di riduzione del rischio residuo previsti sul territorio. 2475 sfollati, di cui 2195 assistiti mediante il Contributo di autonoma sistemazione, 280 quelli alloggiati, temporaneamente, in strutture alberghiere o similari e almeno 300 persone che un lavoro non l’hanno più trovato; 1060 le unità immobiliari per le quali e’ stato dichiarato un esito di inagibilità temporanea, parziale o totale, 640 immobili completamente inagibili tra cui 30 strutture ricettive e ristoranti, sei scuole e il Municipio di Casamicciola. Sono questi i numeri del terremoto che ha avuto come epicentro piazza Maio e la zona alta di Casamicciola Terme e che ha sconvolto la vita di migliaia di isolani i quali chiedono di non essere lasciati soli così com’è avvenuto per i terremotati di altre zone d’Italia. E le migliaia e migliaia di firme raccolte dimostrano la grande solidarietà che c’è verso chi ha subito danni dal sisma. La petizione che ora è al vaglio del governo Conte, ha riscosso un sostegno eclatante a tal punto che qualcuno avrebbe persino tentato di attribuirsene la paternità di cui, invece, possono andare fieri i promotori e cioè i rappresentanti del “Libera Associazione 21 Agosto”.