di Gennaro Savio
In Italia da settimane rappresenta ormai una triste realtà che alcuni ospedali e strutture di ricovero per anziani che per antonomasia dovrebbero rappresentare luoghi sicuri per i pazienti, siano diventati delle trappole “mortali” per medici e utenti a causa della formazione, al loro interno, di focolai di Covid-19. E la morte nel nostro paese di oltre 150 tra medici, infermieri e farmacisti la dice lunga su quanto sta accadendo nei nosocomi italiani. E in questo, purtroppo, le strutture ospedaliere della regione Campania non sono da meno. E dopo il focolaio registratosi nei giorni scorsi all’interno dell’Ospedale la “Schiana” di Pozzuoli dove si contano circa cinquanta contagiati, nella residenza per anziani ischitana di “Villa Mercede”, sono risultati positivi ben sette ospiti, di cui uno deceduto. Si tratta di una situazione drammatica per la quale è doveroso risalire alle responsabilità tecniche e politiche. Come Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, fondato da Domenico Savio, onde cercare di limitare quanto è più possibile la diffusione del contagio, già da oltre un mese chiediamo l’effettuazione di massa dei tamponi, a partire dagli operatori sanitari sino a finire ai degenti e ai nuovi ricoverati, passando per tutti coloro che in esercizi commerciali e uffici pubblici hanno vengono a contatto con la clientela. E se si fosse fatto questo in maniera scrupolosa da un mese a questa parte e ancor prima, oggi molti focolai si sarebbero evitati. E’ vero che ormai i “pasticci”, per non dire altro, sono stati compiuti ma, per quanto possibile, è il momento di cercare di correre ai ripari. In maniera tardiva, purtroppo, ma come si suole dire “è meglio tardi che mai”. E allora non si perda ulteriormente tempo e si avvii, ovunque, l’effettuazione di massa dei tamponi ad operatori sanitari, compreso medici di base, che effettuano anche prestazioni a domicilio e pazienti. A partire dalle strutture sanitarie dell’isola d’Ischia come il centro dialisi, quelli della salute mentale, il centro oncologico di Ischia Ponte e la casa di riposo per anziani di Don Orione a Casamicciola.