martedì, Settembre 24, 2024
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ISCHIA CENTRO DEI CAMPI FLEGREI SOTTO IL SEGNO DI SANT’ANNA



L’edizione appena conclusasi della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna ha scritto un capitolo importantissimo che va ad aggiungersi al libro della storia della Festa più importante e sentita dell’isola d’Ischia. La 91° edizione ha segnato un suggello di intesa di grande rilievo con i Campi Flegrei, che per una magica notte sono diventati una sola comunità sotto il segno di Sant’Anna. 

E il miracolo ancor più grande è avvenuto con il passaggio simbolico dell’antica arte dell’artigianato delle storiche maestranze artistiche alle nuove generazioni. Tantissimi i giovani coinvolti con entusiasmo nell’allestimento delle barche allegoriche, protagoniste indiscusse della Festa e dalle quali tutto ha inizio.

Entusiasmo, appartenenza, fratellanza, condivisione, inclusione: questi solo alcuni degli aggettivi che racchiudono e descrivono un’edizione memorabile che oltre a tracciare un ponte immaginario con i Campi Flegrei, ha oltrepassato i confini oceanici con la presenza del grande ospite internazionale, il maestro Stephen Schlaks, autore dell’ormai acclamata colonna sonora della simulazione dell’incendio del Castello Aragonese. Lo si deve ad un’idea di Beppi Banfi, storica voce della Festa e colui che seppe identificare in Blue Dolphin l’unica melodia capace di interpretare perfettamente le suggestioni del momento più atteso della festa e che quest’anno, grazie alla disponibilità e volontà del Comune di Ischia, ha realizzato un sogno che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti i presenti.

“Si è rinnovata la magia di S. Anna in questa baia incantevole che spigiona ogni anno una magia particolare. Noi ischitani abbiamo un rapporto particolare con S. Anna, rappresenta il nostro Natale e questa sera questo forte legame si è concretizzato con la partecipazione nutrita che vediamo a mare, sul pontile, sugli scogli, per le strade, nella piazza. Questa è stata un’edizione particolare e mi voglio complimentare con i costruttori delle barche narranti di storie importanti e con un messaggio di grande spessore. Coloro che hanno dato anima a queste barche hanno dato fondo ad ogni sforzo. Coroniamo questa sera il sogno di sentire dal vivo il maestro Stephen Schlaks durante il momento clou della serata, l’incendio del Castello” afferma il sindaco Enzo Ferrandino. La barca vincitrice, Tu mettici il cuore sempre dell’ASD Cestistica e Ischia Baskin, è stata decretatadall’autorevole giuria presieduta dal corrispondente Rai Salvatore Biazzo e composta dall’ass. Lucia Fortini, dal prof. Stefano Vicari, dalla dott.ssa Annamaria Mauro, la conduttrice Roberta Ammendola, da Francesca Silvestre di Radio Rai, i due attori di Un posto al sole Vladimir Randazzo e Gina Amarante e il giornalista Vincenzo Perone.

“Una scelta difficile per la giuria, ma la storia di Ischia Baskin è una storia che merita di essere raccontata e questa sera lo hanno fatto benissimo nel pieno spirito di S. Anna. Un messaggio di speranza per tutti noi: andiamo dove ci porta il cuore, sempre”conclude il sindaco di Ischia dopo aver omaggiato, in un momento rivelatosi molto commovente, la Famiglia Carusino per la loro devozione e supporto alla festa.

Ad unirsi in un abbraccio affettuoso simbolico i comuni dei Campi Flegrei di Bacoli, rappresentato dal sindaco Josi della Ragione che afferma di aver voluto partecipare a questa importante festa per testimoniare vicinanza all’isola dopo i fatti spiacevoli accaduti lo scorso novembre, e di San Giorgio a Cremano rappresentato dal vice sindaco Pietro De Martino che afferma che per loro la vera vittoria è essere insieme agli ischitani condividendone una tradizione quasi centenaria.

Ad aprire la serata vera e propria presentata dal duo Carmen Cuono e Beppi Banfi, un momento pre festa in cui si sono esibiti tanti giovani talenti isolani della cultura e dello spettacolo. Apprezzatissime le performance degli artisti Daria Biancardi (voce) ed Osvaldo Lo Iacono (chitarra) le cui interpretazioni mirabili sono risuonate possenti per tutta la baia di Cartaromana.

Ma arriviamo ai veri protagonisti, i costruttori che con le loro opere d’arte galleggianti hanno perpetuato un rito quasi centenario.

Con la barca TU METTICI IL CUORE SEMPRE sono andati oltre. 

Ed oltre hanno trasportato migliaia persone che, dagli scogli alle barche, dai balconi ai terrazzi, dalle strade alle piazze, si sono sentiti uniti in un abbraccio corale, rompendo schemi precostituiti verso la disabilità, includendo tutti senza nessuna distinzione. 

Ci hanno ricordato il vero spirito della festa, quello dell’unione, della condivisione e dell’amore per le tradizioni. 

L’ASD Cestistica Ischia e Ischia Baskin portano a casa, oltre al premio del pubblico titolato a Domenico Di Meglio, una vittoria assoltua che prescinde dalla competizione: avevano già vinto prima, con il loro esempio di unione, appartenenza, fratellanza ed inclusione. 

“Abbiamo vissuto qualcosa di talmente grande e coinvolgente da non aver ancora realizzato.

Il percorso che ci ha portati alla sera della festa, dall’idea del Maestro Cutaneo, alle storiche maestranze ischitane a lavoro con noi e per noi, i ragazzi, le famiglie e tutta la comunità che si è lasciata coinvolgere e si è unita a noi, ci hanno fatto arrivare alla sera della festa con la sensazione di aver già vinto a prescindere dalla gara in sé.

Emozioni uniche e irripetibili. Mai avremmo pensato che potesse arrivare cosi forte e chiaro il messaggio. Era quello che volevamo. Condividere le nostre emozioni e rompere degli schemi precostituiti verso il concetto della disabilità.

La cosa che ci ha più emozionato è stata la baia illuminata al voto del pubblico, tutti i messaggi che ci hanno travolti, ad iniziare dalle persone sulle barche, sugli scogli e in TV. 

Grazie a tutti”.

A conquistare il secondo posto di questa edizione della Festa “IL PESCATORE E IL CASTELLO” che si aggiudica anche il Premio Funiciello (per il miglio bozzetto), il Premio Nerone (famiglia Sorrentino) e il Premio Mario Mazzella (equilibrio tra forma e colore).

Pietro sapeva bene che avere una rete significava avere la possibilità di mangiare. Ricordava bene come suo padre stava sempre con la ‘fucella’ in mano sotto la barca col sole cocente o con la pioggia; non dormiva nemmeno un’ora per fare le ‘rezze’.

La barca allegorica “Il Pescatore e il Castello” prende spunto dalla serie podcast di Studio A, liberamente ispirata alla vita di un pescatore nato e vissuto sull’isola d’Ischia, Pietro Di Meglio. Pietro e sua moglie Anna vivevano con quella che noi oggi chiamiamo piccola pesca o pesca artigianale, dà sempre la miglior espressione di approccio sostenibile alle risorse marine che è il segno tangibile del rispetto che c’è tra uomo e mare.

L’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e Studio A hanno proposto una sequenza scenica semplice ma di grande effetto poetico. Una prua di un gozzo che nasce dalla murate di una barca più grande. Ha rappresentato poeticamente la rinascita di una pesca nuova. Un nuovo inizio. Ma anche un nuovo amore che nasce con la Festa a mare agli scogli di Sant’Anna e continua per la vita.

Il Pescatore e il Castello, scritta e diretta da Cenzino Di Meglio ha raccontato una storia che ha in sé la forza di tutte le storie del mondo.

“La Festa ha e avrà sempre uno spirito incredibile che coinvolge dal profondo tutti. Sono nate nuove amicizie come quella con i ragazzi di Bacoli, con i quali magari si potrà collaborare in futuro. La nostra rappresentazione è nata da una storia che mio nonno mi raccontava da piccolo e vederla tradotta prima in un podcast e poi in una barca allegorica per la Festa di Sant’Anna è memorabile. Il Pescatore e il Castello è una storia d’amore, la stessa che mio nonno ha vissuto con mia nonna Anna “Nanninella” e con la sua isola. Oggi la sua storia è la nostra barca ed è l’amore che unisce me e mia moglie che ci siamo conosciuti proprio il giorno di Sant’Anna di dieci anni fa”.

Terzo posto per l’Ass.  Hester APS, presieduta dall’Ing. Giacomo Ciotola.

Forio e’ ritornata alla “Festa a mare agli scogli di Sant’Anna” con un’idea progettuale che racchiude un significato storico e sentimentale al tempo stesso. Il titolo dell’installazione è “NINO: DAL BELPAESE ALLA TERRA DEL FUOCO”. 

Un racconto che indica la volontà dei costruttori e delle varie entità coinvolte nell’operazione di esprimere con “l’Obelisco delle sorprese”, attraverso la storia, narrata dalla mirabile interpretazione del Maestro Gaetano Maschio, l’intimo legame che per svariate motivazioni ed in molteplici forme accomuna l’Italia e l’Argentina. La barca in una consecutio scenica, arricchita da numerose evoluzioni e colpi di scena, ha raccontato l’assunto proposto e coinvolto il pubblico presente in un crescendo di emozioni. Non sono mancate l’ilarità ed il sentimento con un finale, che al di là della propria “fede”, ha accomunato certamente tutta la Baia. Il bozzetto è stato realizzato dall’Artista Luca Patalano. La direzione artistica e’ stata affidata alla giovane Elisabetta Maschio, che probabilmente nella storia è tra le prime giovani donne a ricoprire questo ruolo.

“Sono felicissima di come è andata! Nonostante le difficoltà ed i marosi siamo riusciti a portare il nostro sogno alla Festa a mare agli Scogli di Sant’Anna. È stata come sempre un’indescrivibile esperienza permeata dagli sforzi di tutti, tesi al successo della festa. Con gioia Hester aps passa l’ideale trofeo nelle mani dei Ragazzi dell’Ischia Baskin, nella certezza che tutte le “squadre” abbiano, come sempre,  “messo il cuore” nell’ iniziativa come auspicato nel titolo della loro barca. Grazie ancora a quanti hanno collaborato alla riuscita della nostra barca, a chi, giorno e notte, ha lavorato nonostante il mare forte ed il vento che rendevano difficile il tutto. A tutti le mie congratulazioni, felice di un “bronzo foriano” all’insegna della tradizione fatta di tubi e “chiancarelle” scottanti sotto al sole, di colla e colori sciolti nel sudore, di panorami mozzafiato, che al tramonto stuzzicano la fantasia. 

Grazie dal profondo del mio cuore”.

Arriviamo alla barca di Bacoli che conquista il quarto posto con ‘E FEMMENE che ha posto al centro della zattera una statua con le fattezze di donna. Dapprima coperta da un drappo rosso a rappresentare la Sibilla Cumana, la profetessa certamente piu’famosa dell’Occidente che visse nelle grotte di Cuma. Poi un drappeggio con i colori della Santa Patrona indicherà la figura di Sant’Anna, madre della Vergine Maria.

Caduto ogni velo, la donna si è mostrata nella sua essenza: madre e strega. Essa stessa Bacoli.

La zattera ha rappresentato un percorso metaforico e simbolico nella storia della comunità bacolese, raccontandone le donne che ne sono state, e sono, l’asse portante. Bacoli stessa. Il tutto raccontato attraverso una scenografia di luci, di effetti speciali, coreografia, musica e testi costruendo un percorso teatrale che mette insieme 2000 anni storia di miti, leggende, culto e vita quotidiana.

Quinto posto per NON CI RESTA CHE PIANGERE, la barca di San Giorgio a Cremano 

che celebra Massimo Troisi a trent’anni dalla sua scomparsa.

Troisi non creava maschere, ma dava libero sfogo alla sua personalità nella scrittura e nella recitazione. Forse è stato proprio questo il segreto del suo successo: non fingere mai di essere ciò che non era. Oggi più che mai, in un mondo pieno di facce messe e tolte a piacimento, la sua persona, prima che il professionista, dovrebbe essere d’esempio a tutti coloro vogliono fare spettacolo e a tutti coloro che vogliono vivere nella genuinità senza fuggire da loro stessi ad ogni costo.

Il tema del carro dunque si è ispira ad uno dei capolavori della comicità italiana: “Non ci resta che piangere”. Suo sesto film, interpretato, scritto e co-diretto accanto ad un altro grande: Roberto Benigni.

“Noi cerchiamo di guardare al futuro con la consapevolezza che servono persone vere, ma anche con l’amara constatazione che sarà difficile trovarne altre come Massimo Troisi – poiché l’umanità non si può imparare. Per questo: non ci resta che piangere”.

E dopo il carico di emozioni esplose insieme alla simulazione dell’incendio del Castello Aragonese accompagnato come dicevamo dall’esibizione dal vivo del maestro Stephen Schlakscon Blue Dolphin, apprezzata da tutti i presenti nella baia grazie all’enorme schermo (altra novità di quest’anno) che ne proiettava l’esibizione, libero sfogo allo spettacolo piromusicale che ha degnamente concluso questa memorabile 91° edizione della Festa a Mare Agli Scogli di Sant’Anna.

Galleria fotografica di Orlando Faiola

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