Sembrava superata e invece l’emergenza covid (che terminerà per il Governo il 31 marzo) continuerà a colpire nelle prossime settimane il paese e anche l’isola d’Ischia. Il picco della quarta onda subito dopo le festività natalizie arrivò a toccare quota2913 attuali positivi, poi la curva ha invertito la rotta arrivando a scendere sotto quota 500. La stessa curva, però, nelle ultime settimane ha nuovamente variato il suo andamento per quello che sembra essere l’ultimo colpo di coda prima dell’estate. In poco tempo i contagi isolani hanno superato quota 1000. Sono esattamente 1205: 47 a Serrara Fontana, 56 Lacco Ameno, 140 a Casamicciola, 219 a Barano, 320 a Forio e 423 a Ischia (il comune più colpito). Il contagio corre veloce soprattutto nelle scuole e sui posti di lavoro oltre che, ovviamente, in famiglia. Nell’ultima settimana sono stati ben 820 i nuovi casi registrati e solo 297 i guariti. Rispetto all’ultimo aggiornamento il numero di attuali positivi ha fatto un balzo in avanti di 523 unità e il fatto che tutti i parametri siano in aumento fa pensare che nelle prossime settimane la curva potrebbe continuare a crescere. A crescere, insieme al numero di casi, è anche purtroppo il numero dei ricoverati. Appena due settimane fa il reparto covid dell’ospedale Rizzoli era praticamente vuoto, mentre ad oggi sono già sei le persone colpite dal virus che hanno necessità di essere curati presso il nosocomio lacchese. Fortunatamente, nessuno dei sei pazienti ricoverati nel reparto covid, si trova in terapia intensiva. Al momento, l’unico dato positivo, è quello dei decessi che non registra aumenti da diverse settimane. Tuttavia, con l’aumento dei contagi e con il passare delle settimane, non è da escludere che possano esserci anche nuovi decessi. Come già spiegato nelle scorse settimane, la vaccinazione è totalmente ferma. Resta da capire quali saranno le decisioni del Governo su una eventuale quarta dose che potrebbe essere richiesta per i soggetti fragili. L’82% della popolazione isolana è vaccinata con una dose, il 65% con due dosi e il 62% con terza dose. L’auspicio è che questa nuova risalita dei contagi possa rappresentare l’ultimo atto della quarta ondata in vista di un calo fisiologico previsto per la stagione estiva. Nel frattempo, però, al netto della conclusione dello stato di emergenza, abbassare la guardia potrebbe non essere una buona idea.