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Ischia, Festa di Sant’Anna 2024: vince la tradizione che si intreccia con l’innovazione



La tradizionale processione delle partorienti verso il tempietto dedicato a Sant’Anna, la sfilata delle quattro barche allegoriche galleggianti in concorso, il premio social che ha coinvolto influencer selezionati e il pubblico del web, la partecipazione dei giovani studenti isolani con il “progetto Scuola Viva”, l’esibizione della giovane talentuosa artista Marta Viola, lo show cooking con il Guest Chef Bruno Barbieri, l’emozionante spettacolo dell’incendio del Castello Aragonese sulle note dell’ormai rituale brano Blue Dolphin, lo spettacolo piromusicale, l’attenzione alla tutela ambientale con “Operazione Sant’Anna” a cura dell’AMP Regno di Nettuno.

Questi gli elementi salienti della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna 2024 che riconferma il legame ancestrale ed indissolubile degli abitanti dell’isola d’Ischia con il mare e la terra, con il sacro e il profano, delineandone l’identità.

Ischia, 27 luglio 2024 | Cala il sipario sull’edizione 2024 della Festa a Mare agli scogli di Sant’Anna. Un’edizione, in cui a primeggiare sono state le tradizioni e le antiche usanze.

Nella magica e suggestiva cornice della baia di Cartaromana, ai piedi del Castello Aragonese, abbracciate da migliaia di persone assiepate sugli scogli e da centinaia di imbarcazioni, le quattro barche allegoriche in concorso hanno messo in scena i loro spettacoli sul mare, rinnovando un antico rito che si perde nella notte dei tempi.

Tra esse, ad aggiudicarsi il favore del pubblico, della giuria tecnica e della giuria social, è stata l’ANS Diving Ischia che ha realizzato e messo in scena il bozzetto “Ischia terra d’incanto e virtù” che racchiude in sé un forte sentimento ed amore per le tradizioni ed antiche usanze, portando a casa il trofeo della Festa di Sant’Anna 2024, il Premio Social e due riconoscimenti speciali: il “Premio Nerone” e “Premio Domenico Di Meglio”.

“Con questa rappresentazione abbiamo espresso la volontà di raccontare e tramandare quello che può essere considerato un costume sociale, un’usanza che ha per molto tempo contraddistinto la popolazione di questa splendida isola, in tempi ormai passati.

La tradizione del “cala cala” è una delle più antiche della nostra Isola e rappresenta senza dubbio un modo peculiare di vivere il territorio attraverso la sua autenticità e il contatto con la sua gente. In questa parola derivante dal verbo greco kaleo, vi è tutta l’essenza del popolo ischitano, dell’anima di Ischia, racchiusa nel suo essere terra di mare e terra. Questa tradizione oramai persa, in realtà vive ancora tra i vicoli della nostra Isola, dove le signore ancora usano u’canist per le loro spese. Tuttavia vi è nascosto un significato ambivalente. Se per alcune zone del nostro territorio, l’azione era intesa come un baratto, espressa nell’atto di mandare qualcosa giù, dall’alto verso il basso, in attesa di ricevere qualcos’altro in cambio, per altre zone dell’isola, il cala cala aveva un’accezione più negativa, dettata anche dalle diverse condizioni sociali e rappresentava un furto. Con questo carro si è voluto rappresentare quello che il cala cala è stato per l’isola di Ischia con un piccolo aneddoto”.

Il premio Funiciello, che viene assegnato al miglior bozzetto artistico, quest’anno si è diviso in due sezioni: Premio Funiciello sezione Scuola Viva per l’ideazione della barca allegorica, assegnato al bozzetto “Quando a Ischia nacque la poesia” realizzato da Gorlani Laura, Capezza Losito Mariarosa.

Il Premio Funiciello per il miglior bozzetto delle barche in concorso è stato assegnato alla barca allegorica realizzata dalla Pro Loco Lacco Ameno con “Un gigante dentro di noi”.

Il Premio Mario Mazzella, assegnato alla barca che rispetta l’equilibrio tra forma e colore, è stato conferido all’ass. PIDA con la barca “La Danza della medusa”.

Il premio Domenico Di Meglio, assegnato dal pubblico, è andato all’ass. ANS Diving Ischia con la barca “Ischia terra d’incanto e virtù”.

Il premio Nerone, assegnato alla barca che ha meglio interpretato lo Spirito della Festa, è stato conferito all’ANS Diving Ischia in concorso con “Ischia terra d’incanto e virtù”.

Premio Andrea Di Massa (alla memoria di uno dei migliori costruttori), assegnato da una giuria tecnica sulla base della valutazione della complessità realizzativa e della maggiore innovazione scenografica, è andato all’ Ass. PIDA con “La danza della medusa”.

Nel corso della serata condotta brillantemente da Carmen Cuomo, spazio allo spettacolo con la strabiliante voce della talentuosa Marta Viola,giovane cantante emergente di soli 15 anni dalla possente voce che ha incantato migliaia di spettatori presenti, e con lo shoh cooking dello Chef pluristellato Bruno Barbieri che ha giudicato quattro diverse versioni della parmigiana di melanzane. Dopo gli assaggi delle proposte delle giovani promesse dell’Istituto Telese di Ischia (Flavio Mazzella, Francesco Paolo Di Costanzo, Jonathan Mc Guire, Miriam Mattera) ad aggiudicarsi la scelta dello chef Barbieri è stata la versione classica rivisitata in chiave moderna del giovane Flavio Mazzella.

Non è mancato il ricordo doveroso ad Angelo Banfi, vero e proprio faro e luce della Festa di Sant’Anna, scomparso pochi giorni prima della manifestazione che ha illuminato per tantissimi anni, con un omaggio alla famiglia rappresentata da Carlo e Agata.

Degna conclusione con l’attesissimo spettacolo della simulazione dell’incendio del Castello Aragonese che ha vestito di rosso l’intera baia di Cartaromana e che ha avuto il culmine con uno strabiliante spettacolo di fuochi piromusicali.

Foto Orlando Faiola

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