Manto di asfalto in parte inesistente dopo i lavori di rete fognaria ultimati da molti mesi, buche e buona parte dei marciapiedi sconnessi con taglienti rialzi.
di Ennio Anastasio
E’ davvero spiacevole ricordare che quelli che dovrebbero essere interventi di accertata natura ordinaria sono diventati nel tempo di natura straordinaria. Muoversi su alcuni tratti di via Antonio Sogliuzzo è davvero diventata un’impresa difficile sia per la percorrenza in auto in quanto si affrontano buche e dislivelli di non poco conto, sia per cercare di evitare una rovinosa caduta sui marciapiedi che la costeggiano e che in buona parte presentano rialzi anche in parti centrali e profonde sconnessioni con piastrelle taglienti persino negli attraversamenti pedonali. Alla mancanza di una manutenzione seria si aggiungono i troppi inutili soldi spesi per le “toppe” costituite da un pò di graniglia di asfalto a freddo che troviamo appiccicata qua e là sempre di fresco in un percorso pedonale che sembra essere sempre più dedicato agli amanti della gymkhana i quali, da zero a dieci, premierebbero questo impegno dei dirigenti comunali anche con una lode. Eppure un marciapiedi dovrebbe essere un luogo particolarmente sicuro e protetto per le persone anziane, per coloro che hanno difficoltà motorie, per le tante mamme che amano muoversi con i loro bimbi nei passeggini , ma le segnalazioni che arrivano descrivono invece un quadro nero per quello che riguarda la sicurezza: cittadini e turisti che inciampano grazie a piastrelle sconnesse, inoltre cadute di una certa gravità per le quali, diversi sfortunati, sono ancora alle prese con postumi fisici,e per finire distorsioni che procurano tanto dolore e rabbia giustificata, insomma è proprio questo il risultato di una scarsissima ed in alcuni punti assente manutenzione di questa strada che un giorno era un fiore all’occhiello del Comune d’Ischia. Ed ovviamente non si tratta di canticchiare, senza impegno d’arte, il solito ritornello di comodo: “è tutto rotto, non funziona niente” attraverso il quale è facile innescare e alimentare sui social network lamentele e polemiche che si moltiplicano a dismisura, ma un problema dobbiamo porlo, ed è quello della legittimità di potersi sentire al sicuro, di passeggiare su marciapiedi curati in una normalità che non sia, per carità, il frutto di un discorso idilliaco ma soltanto di impegno e fiducia. Tutto questo, rappresenta quel “qualcosa”che ricade sulla vivibilità quotidiana di tutti i cittadini che amano la loro città e che non possono ritenere giustificabile un’azione amministrativa troppo lasciva in termini di sicurezza e decoro. Riparare il manto bituminoso e le parti gravemente danneggiate dei marciapiedi di via Antonio Sogliuzzo significa non soltanto restituire bellezza ad un luogo prestigioso ma soprattutto restituire fruibilità e sicurezza e sostenere le attività commerciali che sono presenti lungo quella strada.
Una Giunta che si perde nei grandi progetti
Sappiamo bene che via Antonio Sogliuzzo dovrebbe accogliere un progetto di una pista ciclabile che da piazza degli Eroi dovrebbe arrivare alle porte di Ischia ponte, qualcosa che andrà a stravolgere l’assetto urbano ed ovviamente anche la viabilità anche perché bisogna sforzarsi di capire come si vuole realizzare una tale opera nei pochi metri di spazio disponibili nelle strade del Comune, ma una cosa è certa: non avremo più la nostra strada ombreggiata dai possenti pini che hanno accompagnato intere generazioni ed hanno fatto da cornice al passaggio dell’amatissimo Papa Giovanni II nel Maggio del 2002. Dunque, progetti per grandi opere, etichettati con il termine di “riqualificazione del territorio” ed è forse in nome di tali progetti che non si prende seriamente in considerazione il problema, quello “piccolo” ma tanto importante di una manutenzione attenta, quella che deve servire a sistemare una superficie dissestata e quindi ripristinare la sicurezza e il decoro con lo scopo di evitare danni fisici ai cittadini e le conseguenti aperture di fascicoli legali per richieste di risarcimento. Tra l’altro la stagione turistica è sempre più vicina, un elemento temporale di non poco conto per un’isola che vive di turismo e quindi sull’offerta di ospitalità e qualità: abbiamo veramente poco tempo e davanti problematiche di uso quotidiano che richiedono interventi urgenti.
Commercianti multati per la loro operosità : un paradigma deviato
La maggior parte dei dislivelli, delle maioliche saltate, delle buche e dei rialzi taglienti sono proprio presenti in alcuni tratti dei marciapiedi dove insistono alcune attività commerciali che andrebbero premiate per la loro costanza nello svolgere un servizio alla collettività pur lottando ogni giorno con una crisi economica profonda che provoca sempre meno lavoro ed un continuo aumento dei costi. La problematica di un marciapiedi così malmesso e dove da anni non arrivano interventi da parte delle Autorità, cioè quelli che dovrebbero essere considerati prassi normale da adottare, conduce inevitabilmente alla vicenda riportata qualche anno fa da diversi quotidiani tra cui -Il Giornale- e sottolineata in anteprima come “Una follia tutta italiana”. Nella località di Intra, frazione del Comune di Verbania sul Lago Maggiore, un proprietario di un piccolo bar sollecita per due anni l’Amministrazione affinché possa intervenire per porre rimedio al marciapiedi fortemente sconnesso di fronte al suo locale, in primo luogo per abbellire l’area prospiciente, ma soprattutto per evitare che i passanti potessero cadere a terra. Richiesta legittima in quanto le radici degli alberi avevano creato degli evidenti dislivelli e molta della pavimentazione era saltata e comunque sconnessa. Ma gli appelli vanno a vuoto ed il commerciante decide di investire i suoi soldi privati, chiama un’impresa e paga un conto di 300 euro più iva. Durante i lavori, scrive Libero, la municipale notando gli interventi edili sul suolo pubblico e visto che non erano autorizzati, ha provveduto a multare il barista ed anche con un conto salato: ben 862 euro di multa! inoltre il Comune gli ha anche ordinato di rompere i porfidi che aveva installato. Una situazione analoga si è verificata nel Comune di Rovigo dove un cittadino decide di riparare da solo un marciapiedi di fronte casa sua e viene multato per 622 euro. Il nostro parere in merito è che non si possono parafrasare simili autonomi interventi con lo slogan “una follia tutta italiana” o addirittura scrivere che l’Amministrazione “si irrita per tanta operosità” e questo per un motivo molto semplice: esistono le regole e non ci si può sostituire a chi di competenza per fare un piacere a se stessi e alla comunità. A ciascuno il suo. Quello che invece possiamo evidenziare è una vera inerzia dell’Amministrazione comunale per la manutenzione su via Antonio Sogliuzzo dove in auto si percorrono tratti fortemente dislivellati e mancanti di asfalto con notevole pericolo soprattutto per chi utilizza lo scooter e fornisce un buon contributo in termini di riduzione del traffico. Cosa dire poi per i marciapiedi così tanto abbandonati? che vi sono momenti in cui la mancanza di credibilità è chiamata a pagare un prezzo alto. Forse è questo il conto più salato da pagare.