Queste le toccanti parole di Giulio scritte su Facebook per annunciare la sua nuova vita. Ha deciso di cambiare sesso, o meglio, diventare ció che “è sempre stato”
Cari tutti,
per chi non lo sapesse, questo è un flacone di testosterone, ossia di ormoni maschili. Questo è l’inizio della mia terapia ormonale. Io sono Giulio, e sono un ragazzo transessuale. Significa che sono nato in un corpo che non mi appartiene, che non mi rappresenta, e che ho iniziato un percorso per allineare la mia mente al mio corpo.
Qualcuno potrebbe essere sorpreso da questa cosa, in tal caso chiedo scusa se non ne ho parlato prima, ma aspettavo il momento giusto per farlo.
Qualcuno potrebbe avere delle domande, in tal caso sono più che disposto a spiegare e ad informare, se si è disposti ad apprendere.
Qualcuno potrebbe non accettarlo, in quel caso mi dispiace, ma questa è la realtà e non cambierà per il parere di qualcuno.
Qualcuno potrebbe non capire, e in quel caso non posso aiutarlo, perché quel che non si prova non si può capire. Anche perché non c’è niente da capire, da conoscere si, ma se non si riesce a capire non significa che qualcosa non sia valido, o che non vada bene.
Qualcuno potrebbe già averlo intuito, e questa potrebbe essere solo una conferma.
Qualcuno potrebbe già sapere tutto, e in quel caso ringrazio, senza di voi non avrei avuto il coraggio che ho adesso.
È difficile trovare le parole giuste per spiegare una cosa tanto delicata, ma farò il possibile. Non è stato un cambiamento improvviso, non mi sono svegliato un giorno e ho detto “ah oggi vorrei proprio essere un maschio”, e soprattutto non l’ho scelto. Nessuna persona sana di mente sceglierebbe di propria volontà una cosa del genere. Chi mi conosce sa che io sono sempre stato così, non ho avuto cambiamenti radicali, ho solo realizzato quello che sono e che sono sempre stato. Ma questo non vale per tutti, c’è chi invece cambia, chi non dà “segnali” per anni e poi improvvisamente capisce tutto, siamo tutti diversi. È per questo che non bisogna categorizzare ed etichettare, ed è per questo che io sto spiegando la mia situazione, che però non è universale, non è la stessa per tutti. Non mi sono mai sentito una femmina, ma all’inizio pensavo fosse semplicemente collegato al mio orientamento sessuale, al fatto che mi piacessero le ragazze. Perciò all’inizio credevo di avere una scelta, di poter continuare a “fare la lesbica” senza dover cambiare. Poi mi sono accorto che, innanzitutto, identità di genere ed orientamento sessuale sono due cose separate, e poi che per me è impossibile continuare a vivere in questa condizione.
Ora so che sto andando nella direzione giusta, ci vorrà tempo e tanta tanta pazienza, ma sono tranquillo perché sto facendo la cosa giusta. Non è facile, non lo è stato e non lo sarà, ma posso ritenermi fortunato, perché ho al mio fianco persone speciali, persone dal cuore immenso, familiari e amici, che quando mi sono rivelato non hanno esitato un attimo ad aiutarmi, a supportarmi e a rivolgersi a me come preferivo. Sebbene il mio percorso sia appena iniziato, mi ha insegnato tante cose. Ho imparato che da soli non si può andare da nessuna parte, per quanto ci si creda forti e indipendenti, nel momento in cui ci si accorge di avere qualcuno disposto ad aiutarti, tutto diventa un po’ più leggero. Ed ho imparato ad apprezzare le piccole cose, a non dare niente per scontato, perché nei momenti di debolezza, avere il supporto degli altri non è poco, è tantissimo.
Infine ho imparato che è tanto bello vivere leggeri, senza pregiudizi e preconcetti, aperti a conoscere quello che è sconosciuto, a capire qualcosa che non ci appartiene. Ognuno ha la propria verità, nessuno può permettersi di negarla, perché quello che non si vive in prima persona non si può capire. Ci si sente molto meglio a vivere così, senza giudicare le parole, i racconti o i modi di qualcuno solo perché strani o diversi dai nostri. Si è più liberi.
Io sono Giulio, sono un ragazzo transessuale, e questa è la mia verità.
Con questo messaggio chiedo alle persone che faranno parte della mia vita, di chiamarmi Giulio e di rivolgersi a me al maschile, così com’è giusto che sia, e di aggiungermi qui Giulio Puzella
Grazie a chi c’è stato, a chi c’è, e a chi ci sarà in futuro. Sarà un piacere farvi conoscere Giulio. Finalmente si inizia.