Non le abbiamo chiamate semplicemente emozioni le sensazioni vissute ieri sera durante l’esibizione di Mogol a piazza Santa Restituta.
La performance del più grande paroliere italiano di tutti i tempi, candidato al premio Nobel e terzo al mondo nella classifica mondiale delle vendite con oltre 2700 brani scritti, ha trasmesso alle centinaia di persone presenti a Lacco Ameno la portata e l’intensità del suo dono.
Dono che si concretizza non solo nella capacità di trasformare in parole le melodie composte dai più grandi musicisti ma soprattutto nella potenza del messaggio che arriva impetuoso nel cuore di chi le ascolta, per non uscirne mai più.
Giulio Rapetti, in arte Mogol, e’ ad oggi un uomo di 88 anni, delicato, minuto, elegante e gentile che sa bene che uno scoglio non può “arginare il mare”, ma si lascia modellare da esso, dalla sua impetuosità e dalle sue continue carezze, proprio così come niente e nessuno ha potuto arginare la sua creatività espressa in parole testi e poesie che dopo oltre 50 anni restano indelebili nella mente e nel cuore di chi lo ascolta.
E la vera sorpresa e’ rappresentata dal fatto che e’ lui stesso a stupirsene:
“ma tu capisci che dopo 50 anni ieri cantavano tutte le mie canzoni?” afferma il paroliere al direttore artistico dell’evento Gianmarco Balestrieri, poco prima di lasciare l’isola.
“Se fino a ieri mi avessero chiesto lo spettacolo più bello organizzato dalla Ellegi in oltre 20 anni non avrei risposto. Tutti gli spettacoli vengono ideati e partoriti allo stesso modo, almeno fino a ieri” dichiara il direttore artistico.
“Ieri si è vissuta una cosa diversa, a Lacco Ameno per l’evento di Mogol organizzato dal Comune, si è respirata storia, musica, letteratura e poesia, tutto in un unico nome GIULIO RAPETTI IN ARTE MOGOL candidato al premio Nobel, terzo nella classifica mondiale di vendite, subito dopo i Beatles ed Elvis, 2700 brani scritti e la cosa più straordinaria che i pezzi più importanti dei big della musica italiana portano il suo nome. Un senso di gratitudine che ieri si avvertiva in piazza, applausi lunghissimi, a testimoniare l’affetto e l’amore del pubblico per oltre 50 anni di emozioni. Al ristorante eravamo seduti ero convinto che nessuno lo avesse riconosciuto, ma in realtà i presenti in maniera molto educata lo hanno lasciato cenare, ed appena si è alzato, dai tavoli è partito un applauso generale. Il mio grazie al maestro va soprattutto per avermi dato l’opportunità di lavorare con un vero signore una persona perbene, che si soffermava con i bambini a giocare, che su ogni cosa ringraziava sempre, come per sottolineare che non gli era dovuto per la sua posizione, e soprattutto per essere venuto a Lacco Ameno in punta di piedi nonostante avesse requisiti per chiedere ogni forma di pretesa.
Grazie maestro” – conclude Balestrieri – “ma soprattutto grazie al sindaco Giacomo Pascale ed all’assessore Carmela Monti che hanno ospitato quest’evento, soprattutto Carmela ha voluto fortemente questo concerto ed a oggi se posso permettermi di avere nel curriculum artistico una perla del genere, solo grazie a lei ed a tutta l’amministrazione alla quale andrà il mio immenso ed eterno grazie. Lacco Ameno ha persone che veramente amano quello che fanno e lo fanno per l’amore del proprio paese. GRAZIE”.
Dello stesso parere anche il sindaco Pascale che durante la performance ha avuto parte attiva sul palco cantando e ballando con il Maestro Mogol
“Di spettacoli in piazza e non solo, ne abbiamo organizzati tantissimi, alcuni dopo anni sono ancora ricordati da turisti e residenti ma … ieri si è vissuta una emozione particolare che ci portiamo addosso, abbiamo “respirato” musica, letteratura, poesia, cultura.
Tutto questo grazie al più grande di tutti, il maestro Mogol” – afferma entusiasta il primo cittadino che non esita a ringraziare chi di dovere: “Ringrazio ancora tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno reso possibile realizzare questo grande evento per Lacco Ameno e per l’isola d’ischia, grazie a questo grande artista, unico, MAESTRO, che da 50 anni regala emozioni … ieri sera poi, insieme ad un pubblico entusiasta e partecipe ha reso magica questa serata qui da noi. Grazie ancora Mogol”.
Ma la testimonianza di colei che ha fortemente voluto questo evento, l’assessore agli aventi Carmela Monti, e’ forse quella che più incarna la portata emotiva sprigionata ieri sera, dell’ alchimia che si e’ instaurata da subito con il folto pubblico presente:
“È cosi piccolo Mogol, sembra tanto fragile … sembra, appunto. Abbiamo passato il pomeriggio insieme, abbiamo cenato di fronte al mare, abbiamo cantato e “ballato” di fronte a una marea di persone venute ad omaggiarlo, oltre che ad ascoltarlo. Perché quell’uomo piccolo ed apparentemente fragile, in realtà è una roccia, è come la piramide di Cheope, la statua della libertà, la torre Eiffel….è un pezzo della nostra storia che a 88 anni ancora ha voglia di incantare il pubblico, che gioisce e si emoziona di fronte alla felicità che gli “torna” come un uragano. E ieri sera, all’orecchio’ mi ha detto che una piazza così, forse, non l’ha mai vista… e rideva come un ragazzino” – afferma commossa la Monti che conclude con i ringraziamenti a quanti hanno reso possibile la serata – “Grazie a Gianmarco Balestrieri che due anni fa mi parlò dell’opportunità di avere con noi Mogol e la sua band e che da allora ha condiviso con me gioie e dolori nell’organizzazione dell’evento. Grazie al sindaco Giacomo Pascale per la fiducia, all’architetto Enzo D’andrea e a tutto l’ufficio tecnico del nostro comune, al comandante Raffaele Monti e a tutto il comando della polizia municipale,alle dottoresse Lucrezia Galano e Maria Gloria , al dottor Diego Stoppiello, a Elena Mazzella per la puntualissima comunicazione, ai fotografi Orlando Faiola e Vito Colella per le fotografie meravigliose, ai fonici, agli allestitori, che mi hanno aiutata a realizzare questo sogno. E grazie alla dottoressa e amica Concetta Calise, grazie per la tua pazienza infinita, il tuo appoggio, e affetto incondizionato.
Grazie a tutti”.
📸 Foto Orlando Faiola Fotografia