Diversi farmaci a base di ranitidina contengono “impurità cancerogene”; per questo motivo l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha deciso di bloccare tutti quelli contenenti tale principio attivo in via precauzionale, in attesa che vengano adeguatamente analizzati.
Tra quelli “incriminati” anche il Buscopan antiacido e lo Zantac, compresse, compresse effervescenti, sciroppo e fiale.
Gli altri farmaci o ritirati dal mercato o bloccati per precauzione sarebbero: Ranitidina Almus, Ranidil, Ranidil Fiale, Ranidil compresse, Ranidil Sciroppo, Ranidil compresse effervescenti, Raniben compresse, Ulcex compresse, e fiale, Ranitidina Doc Generici, Ranitidina Eg, Ranibloc, Ranitidina Pensa, Ranitidina Alter, Ranitidina Aurobindo, Ranitidina Salf, Ranitidina Tecnigen, Ranitidina Zentiva, Ranitidina Hexal.
La notizia è da questa mattina circolata su tutti i giornali nazionali perché pare che l’impurezza ( N-nitrosodimetilammina (NDMA) ritenuta probabilmente cancerogena, sia stata ritrovata nel principio attivo prodotto nell’officina farmaceutica Laboratories Ltd di Saraca, in India.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa diramato dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” in cui vengono indicati tre mediciali contenenti questo principio, fino a questa mattina in uso presso lo stesso ospedale, per cui è stata predisposta la sostituzione immediata.