L’approvazione della delibera a poche ore di distanza dalla manifestazione di protesta di domani, rappresenta un vero e proprio atto di arroganza politica nei confronti dei lavoratori ormai alla fame. Arroganza tipica di chi, come il sindaco Enzo Ferrandino e gli amministratori comunali ischitani, hanno una cultura capitalistica e padronale che tende a tutelare gli interessi degli imprenditori rispetto a quelli dei lavoratori.
di Gennaro Savio
“Stamane l’amministrazione comunale ha adottato in Giunta una importante delibera che introduce delle misure straordinarie di sostegno alla economia reale.
Impulso alla occupazione con crediti di imposta per le aziende virtuose che riavviano l’attività assumendo collaboratori per un periodo superiore a 4 mesi, differimenti per l’Imu e la tari, esenzioni tari per le famiglie in difficoltà: queste le iniziative messe in campo per soccorrere i vari attori economici del nostro territorio”. Con questo post sul suo profilo FaceBook il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, mentre i lavoratori stagionali sprofondati in un pietoso stato di povertà fanno la fame, ha annunciato di destinare, attraverso misure varie, un milione e seicentomila euro alle imprese. E così mentre il Comune di Capri ha elargito bonus di trecento euro al mese una tantum agli stagionali a partire da coloro che non hanno ancora ricevuto nessun sussidio, e previsto borse di lavoro per i lavoratori che accettano di svolgere lavori socialmente utili, il comune di Ischia sostiene le imprese con l’impegno che queste dovranno garantire occupazione per quattro mesi ai loro dipendenti. Pensate, appena quattro mesi di lavoro… Poveri lavoratori, sfruttati nelle aziende, privati del lavoro dall’emergenza coronavirus, privati dei bonus economici del governo Conte a loro destinati e traditi dall’amministrazione comunale di Ischia che preferisce finanziare le imprese e non aiutare chi, in questo momento, non può neppure mettere il piatto a tavola: che vergogna! L’approvazione della delibera a poche ore di distanza dalla manifestazione di protesta di domani, rappresenta un vero e proprio atto di arroganza politica nei confronti dei lavoratori ormai alla fame. Arroganza tipica di chi, come il sindaco Enzo Ferrandino e gli amministratori comunali ischitani, hanno una cultura capitalistica e padronale che tende a tutelare gli interessi degli imprenditori rispetto a quelli dei lavoratori. E questa scellerata scelta politica che umilia ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori ischitni, rappresenti un motivo in più per partecipare al presidio di protesta che si terrà a Ischia domani mattina alle ore 9.00 in piazza Antica Reggia.
LE RIVENDICAZIONI E LE PROPOSTE DEL COMITATO DI LOTTA
“Le nostre rivendicazioni – ha affermato Gennaro Savio, Presidente del Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non – sono chiare. Pretendiamo che i bonus relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio vengano elargiti a tutti coloro che l’inverno scorso hanno percepito la Naspi, sussidio che già di per se dà al lavoratore lo status di stagionale. Altro che fare differenze assurde tra lavoratori che appartengono alla stessa categoria, tra chi ha sottoscritto un contratto a tempo indeterminato o determinato, o chi lo ha sottoscritto con un’agenzia di somministrazione, ex interinale o con l’azienda turistica. Ma non è tutto. Per evitare di dover fare la fame per i prossimi due anni, chiediamo con forza che finiti gli effetti dei bonus di marzo, aprile e maggio, venga corrisposta la Naspi o la Cassa Integrazione sino alla prossima riassunzione, a tutti coloro che dal 1 giugno risultino essere disoccupati. E ancora. Chiediamo il prolungamento della Naspi sino all’assunzione nel 2021, per tutti quei lavoratori che quest’anno riprenderanno a lavorare e lo faranno, purtroppo per solo due o al massimo tre mesi. Ma la battaglia delle battaglie sarà il ritorno all’indennità di disoccupazione che nel passato ci è stata dimezzata con la Naspi. Ma non è tutto. In più chiederemo senza se e senza ma all’amministrazione comunale di Ischia di destinare, così come ha fatto il Comune di Capri, il milione e seicentomila euro annunciato dal sindaco Enzo Ferrandino per le imprese, a tutti gli stagionali, a partire da quelli che non hanno ancora ricevuto e che non riceveranno nessun bonus. Infine – conclude Gennaro Savio -, come Comitato chiederemo rassicurazioni sulle condizioni di lavoro a cui saranno sottoposti gli isolani che avranno la fortuna di riprendere a lavorare in quanto già si vocifera, con insistenza, che con il pretesto della crisi economica, qualche datore di lavoro possa pretendere maggiori ed ingiustificati sacrifici e disumano sfruttamento ai propri dipendenti. Da questo punto di vista – ha concluso Savio – non chiediamo nulla di straordinario, ma solo ciò che ci spetta per Legge, e cioè il pieno rispetto del Contratto Collettivo Nazionale del Turismo”.
L’APPELLO AI SINDACI DELL’ISOLA D’ISCHIA: “STANZIATE FONDI PER GLI STAGIONALI COME HA FATTO IL COMUNE DI CAPRI”
“Per quanto concerne la richiesta di qualche lavoratore che invoca la presenza dei sindaci al presidio di protesta di mercoledì prossimo – spiega Gennaro – noi organizzatori siamo chiari sin da subito. Non accetteremo passerelle, ne tanto meno presenze inutili. Perché di chiacchiere ne abbiamo già sentite tante e quello che al momento ci resta è lo stato di povertà in cui siamo sprofondati. Quello che chiediamo ai primi cittadini dei comuni isolani, è quello che nel loro piccolo possono far per venire incontro alle nostre necessità. Lo stanziamento, attraverso l’accensione di appositi mutui, di fondi da destinare a tutti i lavoratori stagionali a partire da coloro che non hanno ancora ricevuto, e non riceveranno, alcun bonus. Proprio come ha fatto nelle settimane scorse l’amministrazione comunale di Capri. Se i sindaci isolani hanno la seria intenzione di assecondare questa nostra precisa richiesta dimostrando di venire concretamente incontro alle immani difficoltà che stiamo attraversando, e allora gli daremo volentieri la possibilità di intervenire e comunicare alla piazza la decisione presa. Diversamente la loro presenza sarebbe inutile e strumentale e sinceramente parlando non sapremmo cosa farcene”.
COMUNICAZIONE IMPORTANTE PER L’EMERGENZA SANITARIA
Nel propagandare l’iniziativa e nel ricordare che in merito sono individuali le responsabilità di chi eventualmente dovesse disattendere tali norme, si sottolinea che i partecipanti, durante il presidio saranno tenuti tassativamente ad indossare i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie così come previsto dalla normativa in vigore e che rispettino la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro. I partecipanti, inoltre, saranno invitati a raggiungere il luogo dell’iniziativa autonomamente e singolarmente e a disperdersi al termine della stessa con identiche modalità.