Elena Mazzella | Peppe Barra, noto attore e cantautore napoletano che sarà ospite a Lacco Ameno il prossimo lunedì 23 dicembre nella Basilica di Santa Restituta, , ci riporta con affetto alle tradizioni natalizie della sua infanzia, in particolare al giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, quando la famiglia si riuniva per allestire il presepe. Questo rituale segnava l’inizio delle festività natalizie, creando momenti indimenticabili che rimangono impressi nella memoria di Barra.
Ricorda con nostalgia le serate passate a contemplare il presepe, illuminato solo dalle sue luci, mentre il resto della stanza rimaneva al buio. In quei momenti, Peppe si immergeva in un mondo di sogni e magia, lasciandosi incantare dalla bellezza e dalla tranquillità del presepe.
Un episodio particolare che Barra racconta è quello di una sera in cui, perso nei suoi pensieri davanti al presepe, venne interrotto dalla voce di sua madre, Concetta. Curioso di sapere perché il pastorello Benino, il personaggio addormentato del presepe, fosse sempre posizionato in alto e nello stesso posto, chiese spiegazioni alla madre. La risposta fu semplice e diretta: “Perché così è l’usanza. Deve stare lì e basta!… È sempre stato così!”.
Attraverso queste parole, Peppe Barra comprese che le tradizioni non sempre hanno bisogno di spiegazioni razionali. Esse vivono attraverso i gesti, i ricordi e le emozioni che evocano, parlando il linguaggio silenzioso della poesia e dell’amore.
Questa riflessione ci invita a riscoprire il valore delle tradizioni natalizie, a viverle con il cuore aperto e a trasmetterle alle future generazioni, mantenendo vivo quel legame speciale con il passato che ci unisce e ci arricchisce.