“Il dissesto idrogeologico è un’emergenza nazionale, che lo Stato non ha saputo affrontare efficacemente ma non è una battaglia di parte o una bandiera ideologica, deve essere un impegno di tutti noi: Parlamento, Governo, regioni ed Enti Locali. Abbiamo il dovere di dare delle risposte concrete per rallentare l’impatto dei cambiamenti climatici sull’ambiente e sulla salute umana e per evitare l’errore che è stato fatto in precedenza nel rincorrere l’emergenza”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo al question time alla Camera. “In merito alla situazione del territorio ischitano – ha continuato Fratin – si ritiene opportuno premettere che la fragilità e la naturale predisposizione del territorio è accertata e documentata anche tramite gli studi effettuati dalla competente autorità di bacino distrettuale che trovano riscontro nel recente piano di assetto idrogeologico. L’intensa e non sempre programmata urbanizzazione di estese aree dell’isola ha comportato l’innalzamento del livello di rischio idrogeologico al massimo grado”.
“Il 49% del territorio dell’isola – ha aggiunto – è classificato a pericolosità elevata e molto elevata per le frane e sono 13mila gli abitanti residenti nelle aree a maggiore pericolosità di frane. Purtroppo, bisogna ricordare che per la messa in sicurezza della zona costiera, per la riduzione dell’erosione e la stabilizzazione dei versanti nel comune di Casamicciola sono stati stanziati 12 anni fa dal Ministero dell’Ambiente complessivamente 3.100.00 euro ma gli interventi risultano ancora in fase di progettazione”
“In merito alle competenze attribuite in materia di dissesto idrogeologico – ha concluso Fratin – si ricorda che con il decreto-legge 86/2018 le attribuzioni sono state assegnate nuovamente al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il ministero provvede alla programmazione delle relative risorse finanziarie disponibili per la mitigazione del rischio idrogeologico su proposta della Regione e delle provincie autonome che sono i soggetti preposti alla programmazione degli interventi urgenti e prioritari con l’apporto in sede valutativa dell’autorità di bacino distrettuale”.