Ad esprimersi con commozione ma anche con un pizzico di rabbia sulla strage del treno 904 anche il professore Marcello Ravveduto che sostiene quanto la responsabilità non si estingue verso le vittime e i loro familiari e che la comunità può onorare con l’esercizio della memoria, purché la memoria, da intima e soggettiva, si faccia storia. Perché ricordare non basta, bisogna capire, dissipare le reticenze e approfondire la conoscenza di una stagione drammatica della storia del nostro Paese. E quello fu un vero e propri attentato alla democrazia.