Il giovane Matteo Miotto, seguendo l’esempio del nonno, era entrato negli alpini subito dopo la scuola. Il 31 dicembre 2010, presso l’avamposto di combattimento del passo di Buji, durante un prolungato attacco portato contro l’installazione, sprezzante del notevolissimo pericolo in atto e a manifesto rischio della vita, accorreva prontamente a rinforzare il dispositivo perimetrale, cadendo infine mortalmente ferito dal fuoco nemico a soli 24 anni. Ai nostri microfoni il padre Franco ha voluto ricordare quei momenti ma soprattutto l’eroico gesto compiuto dal figlio.