La pandemia ha sconvolto tutto ma non ha cambiato i problemi del pre-covid. Non siamo per niente diventati migliori, ma questo c’era da aspettarselo. Il turismo ischitano accenna alla ripartenza, i numeri non sono paragonabili a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso ma sono comunque numeri in crescita. E questo significa che qualcosa si muove. Gli arrivi ci sono stati, sono sbarcate però anche parecchie auto (il divieto di sbarco per i campani è ancora un miraggio). Prevalentemente si tratta di persone della terraferma, il turismo di prossimitĂ al momento rappresenta l’unica certezza in attesa dei turisti da altre regioni e dall’estero. Se la scorsa settimana non erano stati registrati problemi di ordine pubblico, non è andata bene invece in questo ultimo weekend. Lo spiacevole episodio è andato in scena in zona Riva Destra e dobbiamo rilevare purtroppo che è successo tutto nei pressi di un locale che è ormai quasi abituato a certe sceneggiate. Nel corso della notte c’è stata una rissa, sembrerebbe scaturita da un gruppetto di persone provenienti dalla terraferma. A farne le spese un giovane ischitano ferito e tutt’ora ricoverato al Rizzoli con diversi punti di sutura. Il solito vetro spaccato in testa e che in questi frangenti vola dappertutto; è stato ovviamente necessario l’intervento della Polizia. Sembrerebbe che ci sia stato poi anche un altro episodio di violenza nei pressi di un altro locale, in questo caso coinvolte un gruppo di sole donne. La cronaca dei fatti comunque cambia poco, l’estate non è ancora iniziata e i problemi sono gli stessi di sempre. Per non parlare poi degli assembramenti, delle mascherine che sono giĂ un optional e di ordinanze rispettate ad intermittenza. Parlare di turismo di qualitĂ quest’anno è fuori luogo, non ci siamo riusciti fino ad oggi e non possiamo pretendere di riuscirci adesso. Deve essere fatto però uno sforzo da parte dei locali della zona di concerto con le Forze dell’ordine. Le regole vanno rispettate da tutti, locali e clienti e chi non le rispetta deve pagare. Altrimenti ne pagano ingiustamente le conseguenze anche coloro i quali portano avanti con sacrifici enormi la propria attivitĂ e chi magari vuole divertirsi in maniera sana. Non si può rovinare la serata di tanti per l’imbecillitĂ di pochi. La musica è stata riaccesa, il cervello no: forse De Luca si riferiva proprio a questo.