venerdì, Settembre 20, 2024
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Napoli, morte di Cristina in kayak: indagato l’avvocato Furgiuele



“Nessuno ha sentito l’impatto, appena visto il ragazzo in mare lo abbiamo soccorso ed aiutato a chiamare i soccorsi”. 

Questa la versione del penalista napoletano Guido Furgiuele, molto noto per la sua attività professionale ad Ischia, che risulta indagato sulla vicenda della morte di Cristina Frazzica che si trovava in kayak nello specchio d’acqua davanti Villa Rosebery domenica scorsa mentre l’amico che era con lei, l’avvocato 33enne Vincenzo Carmine Leone, è rimasto illeso.

L’avvocato racconta la sua versione: avrebbe visto il 33enne in acqua e sarebbe tornato per soccorrerlo, né lui né i 6 ospiti a bordo avrebbero avvertito un impatto.

All’individuazione di Guido Furgiuele, avvocato molto noto in città ed assiduo frequentatore della nostra isola, gli inquirenti sono arrivati analizzando le telecamere di sorveglianza di Villa Rosebery; hanno identificato le imbarcazioni che in quelle ore hanno solcato quel tratto di mare e le indagini si sono concentrate su un cabinato di 18 metri; tre natanti di questo tipo sono stati sequestrati nelle scorse ore dalla Capitaneria di Porto. Tra queste, appunto, la barca di Furgiuele. Ma non c’è ancora la certezza che sia stata effettivamente quella a investire i due giovani in canoa. Serviranno ulteriori accertamenti tecnici, sia sull’imbarcazione dell’avvocato che sulle altre sequestrate, per ricavare ulteriori elementi e chiudere il cerchio.

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