Con grande amarezza ci troviamo costretti a denunciare pubblicamente la totale
inerzia e insensibilità del Comune di Barano d’Ischia, che, nonostante una chiara disposizione di
servizio dei Vigili Urbani e una formale diffida, continua a ignorare una necessità fondamentale:
garantire uno spazio riservato per la sosta dei veicoli al servizio dei minori con disabilità presso il
plesso di Fiaiano dell’ ICS “Anna Baldino”.
La vicenda riguarda nostra figlia, Giorgia Maria, bambina con disabilità certificata, e tutte le
famiglie che quotidianamente affrontano le difficoltà legate al diritto all’accessibilità. Nonostante la
disposizione n. 19 del 12 novembre 2024, emessa dal Comandante dei Vigili Urbani, che ordina
l’installazione di paletti e la creazione di un’area riservata per la sicurezza dei minori, il Comune
non ha mosso un dito per attuarla.
Questa mancata azione è un segnale allarmante di disinteresse verso i diritti di chi si trova in
situazioni di fragilità. Si tratta di un’esigenza che dovrebbe avere priorità assoluta rispetto a
qualsiasi altra richiesta, perché riguarda non solo il benessere, ma anche la dignità di minori con
disabilità. Il silenzio dell’amministrazione comunale è inaccettabile e dimostra una grave mancanza
di rispetto per i principi di inclusione e uguaglianza sanciti dalla legge.
Ogni giorno, l’assenza di questo spazio ci costringe ad affrontare situazioni che compromettono la
sicurezza e creano disagi enormi. È una realtà che mina i diritti fondamentali dei nostri figli e
contraddice il dovere morale e istituzionale del Comune di tutelare i più vulnerabili.
Ci chiediamo: quale messaggio si vuole trasmettere a famiglie come la nostra? Che i diritti delle
persone con disabilità valgono meno? Che la loro sicurezza e dignità possono essere messe in
secondo piano rispetto ad altre esigenze?
Esortiamo con forza il Sindaco del Comune di Barano d’Ischia dott. Dionigi Gaudioso a
interrompere immediatamente questa insensibilità e ad attuare senza ulteriori indugi la misura già
disposta, garantendo un diritto basilare a chi non può difendersi da solo.
Non stiamo chiedendo un favore, ma l’attuazione di un diritto che la legge impone e che la civiltà
richiede. La tutela delle persone con disabilità non può essere un’opzione: è un dovere morale,
prima ancora che legale.
Se questa nostra denuncia pubblica non porterà a un intervento immediato, non esiteremo a
ricorrere a ogni strumento necessario, anche legale, per difendere i diritti dei nostri figli e di tutti i
minori con disabilità.
Basta parole, servono azioni.
Alberico Di Pasquale e Romina Pacera
Barano d’Ischia, 22 gennaio 2025