A CURA DEL VICEPRESIDENTE
MARCO LARASPATA
Dalla prescrizione alla decadenza, dal fermo amministrativo al pignoramento: tutte le conseguenze per chi non paga la tassa automobilistica.
Quando si parla di pagamento del bollo auto si affacciano spesso numerosi dubbi dettati, il più delle volte, da false convinzioni, luoghi comuni, prassi regionali differenti e fake news. Una cosa è certa: il bollo auto è una delle imposte più evase dai contribuenti comuni (per gli imprenditori è l’Iva). E non c’è da meravigliarsi se si considera che le violazioni in materia automobilistica iniziano già dall’assicurazione obbligatoria: gli ultimi dati parlano di ben 5 milioni di auto prive di polizza sulla responsabilità civile. Ma se è vero che senza copertura assicurativa non si può circolare (e se si viene fermati dalla polizia c’è il sequestro del mezzo), invece chi non paga il bollo può guidare indisturbato: non è in gioco infatti una regola del codice della strada ma una violazione tributaria, peraltro di basso importo. Ecco perché, in buona o in malafede, per dimenticanza o per mancanza di soldi, molti automobilisti continuano ad essere dei piccoli evasori fiscali.
In questo articolo abbiamo voluto elencare i quesiti più comuni che, di solito, si pone chi non paga il bollo auto e, per ognuno di essi, abbiamo fornito la risposta adeguata. In questo modo non ci sarà più il rischio di cadere in equivoci o in errori che possono costare una cartella esattoriale o il fermo amministrativo. Procediamo allora con ordine e vediamo, in materia di bollo auto, 11 soluzioni a problemi quotidiani.
Bollo auto: se non pago rischio il fermo amministrativo?
Chi non paga il bollo auto rischia innanzitutto l’esecuzione forzata, ossia il pignoramento dei propri beni e, per metà, di quelli del coniuge in regime di comunione. Uno dei beni pignorabili è l’auto. Al fine di evitare che, nelle more della procedura di pignoramento, il mezzo possa essere venduto o danneggiato dal proprietario, l’Esattore può disporre preventivamente il fermo amministrativo. Il fermo è una misura cautelare volta a impedire l’utilizzo del mezzo, ma non comporta né la perdita della proprietà né del possesso. Con il fermo amministrativo l’auto non può più circolare e deve restare parcheggiata (non necessariamente in uno spazio privato come invece è necessario che sia in assenza di copertura rc auto).
A conti fatti il fermo auto è anche la soluzione più congeniale all’Esattore per recuperare il proprio credito. Difatti, il fermo è sempre possibile per qualsiasi importo (a differenza dell’ipoteca sulla casa che può essere iscritta solo per debiti da 20mila euro a salire). In più è una misura certa e non aleatoria come il pignoramento: difatti chi non paga il bollo ha sicuramente una macchina di proprietà e non può di certo nasconderla. Il fermo poi non comporta costi come invece le procedure di esecuzione forzata. In ultimo il fermo amministrativo è immediato, essendo sufficiente solo l’invio di un avviso 30 giorni prima dall’iscrizione del fermo.
Se subisco il fermo auto posso anche ricevere un pignoramento?
Chi non paga il bollo auto può subire contemporaneamente sia il fermo amministrativo che un pignoramento. Come detto infatti il fermo è solo una misura cautelare e non implica la perdita della proprietà. Esso è volto a evitare la dispersione dei beni. Quindi nulla vieta che l’Esattore possa, nello stesso tempo, iscrivere un fermo amministrativo sulla macchina e avviare il pignoramento dello stipendio, della pensione, del conto corrente, ecc.
Il bollo auto è stato dichiarato illegittimo? Va ancora pagato?
Da molto tempo circola su internet la fake news secondo cui il bollo auto sarebbe stato dichiarato illegittimo dalla Comunità europea. Come già abbiamo spiegato in passato si tratta di una bufala gigantesca. Leggi sul punto Quando il bollo auto è illegale. Vero però è che si sta tentando di cancellare tale imposta a carattere nazionale (di competenza delle Regioni) e sostituirla con una imposta comunitaria. In pratica, il nuovo bollo auto sarà regolato dall’UE secondo norme comuni a tutti (un po’ come per l’Iva). Di tanto abbiamo già parlato in bollo auto europeo: chi ci guadagna e chi ci perde.
È legittimo il bollo auto o il fermo amministrativo sull’unica macchina di proprietà?
Il bollo auto è legittimo anche sulla prima e unica macchina di proprietà. Non vale quindi la regola che invece si applica per l’abitazione principale, esente da imposte.
Tuttavia, in caso di omesso versamento, è possibile evitare il fermo amministrativo se si dimostra che il mezzo è indispensabile per l’attività di impresa o per quella professionale (il veicolo deve essere inserito tra i beni ammortizzabili). Qualche giudice ha esteso la portata della norma anche ai lavoratori dipendenti ma si tratta di una interpretazione isolata.
Se la polizia mi ferma e non ho pagato il bollo auto che rischio?
La polizia non ha modo di verificare se hai pagato il bollo auto o meno, perché tale controllo non rientra tra le sue competenze. Potrebbe tutt’al più farlo la guardia di finanza, ma non certo durante un posto di blocco, il cui fine è invece verificare il rispetto delle regole del codice della strada o delle norme penali. Dunque, se anche non hai pagato il bollo auto e vieni fermato da una pattuglia non rischi né multe, né il sequestro del mezzo.
Se però ha subito il fermo amministrativo e vieni trovato a circolare con l’auto sottoposta alla misura cautelare rischi sia la contravvenzione da 776 a 3.111 euro, sia la confisca del veicolo.
Non ho pagato il bollo auto: se vendo l’auto e ne compro un’altra rischio di subire il fermo su questa?
Non c’è, né deve necessariamente esserci, una coincidenza tra l’auto a cui si riferisce il bollo evaso e l’auto su cui viene iscritto il fermo amministrativo. L’esattore può quindi iscrivere il fermo su qualsiasi mezzo di proprietà del contribuente, anche se per quest’ultimo la tassa automobilista è stata assolta in modo corretto. Quindi, se il contribuente vende l’auto prima dell’arrivo del fermo amministrativo, la misura cautelare può essere iscritta sul nuovo veicolo.
Come faccio a sapere se non ho pagato il bollo e ho arretrati?
Hai diverse possibilità per verificare se ci sono arretrati del bollo auto non versati. Puoi recarti presso una qualsiasi sede dell’ACI e chiedere una ricerca sulla base della targa e libretto di circolazione dell’auto in questione. In alternativa puoi collegarti al sito dell’Agenzia delle Entrate oppure a quello dell’Aci, compilare le voci inerenti al proprio veicolo ed ottenere la risposta cercata. Puoi approfondire questo discorso in questo articolo: Come vedere bolli auto non pagati.
Se non pago il bollo e subisco il fermo, l’auto viene pignorata successivamente?
Come anticipato sopra, il fermo viene adottato solo come misura cautelare per evitare il danneggiamento del mezzo che, in teoria, subito dopo dovrebbe essere pignorato e venduto all’asta. Quindi il fermo è una misura che nasce proprio come strumentale al pignoramento e preordinata ad esso. Nei fatti però non è così: il fermo diventa una misura di per sé sufficiente a ottenere il pagamento poiché a nessuno piace restare a piedi. Quindi è assai raro che dopo il fermo arrivi anche il pignoramento.
Ho subito un fermo auto: se chiedo la rateizzazione della cartella posso guidare?
Con la presentazione della domanda di rateazione non è ancora possibile circolare. Perché ciò avvenga è necessario uno sforzo in più. Difatti una volta che è stata accettata l’istanza di dilazione proposta dal contribuente e questi ha pagato la prima rata, potrà recarsi allo sportello dell’Agente della Riscossione che gli rilascerà una quietanza di pagamento. Detta quietanza va depositata al PRA che dispone la sospensione del fermo amministrativo. Una volta avvenuta la sospensione, il contribuente potrà tornare a guidare. Al versamento dell’ultima rata, infine, il fermo viene cancellato per sempre.
Ho letto che se non paghi il bollo e la polizia ti ferma mentre circoli nonostante il fermo auto ti confiscano l’auto. Ma che significa? Quanto tempo dura la confisca?
La confisca implica che l’auto diventa di proprietà dello Stato che poi la rivende o la manda in rottamazione. A differenza del sequestro, quindi, la confisca è una misura definitiva che comporta la perdita della proprietà. La confisca non ha quindi una data di scadenza: da quel momento il conducente non è più titolare del mezzo e per tornare a guidare ne dovrà comprare un altro.
Non ho capito se la prescrizione del bollo auto è di 10, 5, 3 o 2 anni
Anche se alcuni tribunali hanno dato interpretazioni discordi, a seguito di una sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione del 2016, oggi i termini di prescrizione del bollo auto sono i seguenti:
- il bollo auto si prescrive sempre in 3 anni: ciò vale in tutte le Regioni;
- anche la cartella di pagamento per bollo auto si prescrive sempre in 3 anni;
- se fai ricorso contro il bollo auto o contro la cartella esattoriale e perdi la causa la prescrizione è di 10 anni.
C’è poi la decadenza che è di 2 anni. Per capire questo concetto facciamo un passo indietro. Se non paghi il bollo auto la Regione ti invia un avviso di accertamento. Hai 60 giorni di tempo per impugnarlo. Se non lo fai, l’avviso diventa definitivo. Ebbene, da quando esso diventa definitivo, l’Esattore ha 2 anni per notificarti la cartella esattoriale. Scaduto tale termine la cartella è illegittima per intervenuta decadenza. In buona sostanza la decadenza si forma dopo 2 anni e 60 giorni da quando è stato ricevuto l’avviso di accertamento per l’omesso versamento del bollo.