lunedì, Novembre 25, 2024
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NUOVE REGOLE DEL PORTO: TROPPO PRESTO PER FARE BILANCI, ECCO EFFETTI POSITIVI E DISAGI



I cambiamenti, soprattutto quelli radicali, quasi sempre non vengono accolti con piacere. Cambiare un’abitudine non è mai facile, è però sicuramente possibile. E allora al netto delle polemiche quasi sempre frutto di un’informazione data male, o peggio ancora, di uno studio poco approfondito delle nuove novità, proviamo a spiegare che cosa realmente sta succedendo al porto di Ischia. Iniziative simili non sono mai state testate sul porto, è bene specificarlo.

Non entriamo nei dettagli delle novità che sono state ampiamente annunciate e pubblicizzate, si trovano su tutti gli organi di informazione, sui canali social del comune, insomma il consiglio è sempre quello di leggere e di leggere tutto, non solo i titoli. Sintetizziamola così: nulla cambia per i passeggeri che continuano ad acquistare il proprio biglietto presso il Palazzo D’Ambra, per i veicoli cambia tutto poichè, se sprovvisti di biglietto, non avranno accesso al porto; il biglietto devono procurarselo alle nuove biglietterie del parcheggio sito sulla SS270 (ex Guerra) e aspettare sul posto il via libera degli addetti ai lavori e dei Vigili Urbani per poter scendere in banchina. Ridotti i posti dei Taxi e degli NCC.  Per tutti i veicoli che devono andare sul porto o per commissioni o per accompagnare e prelevare propri cari, non è previsto alcun tipo di blocco.

Detto ciò andiamo a parlare di quelli che sono gli obiettivi del progetto condiviso tra Amministrazione, Capitaneria di Porto di Ischia e Compagnie di Navigazione. L’onestà intellettuale ci porta a dire che, in questa fase, si possono analizzare solo gli obiettivi e i primissimi effetti. Impossibile fare un bilancio, sia nel bene che nel male dopo appena tre giorni, tra l’altro poveri dal punto di vista dell’affluenza di veicoli. Non basterà, sicuramente, neanche il primo banco di prova del prossimo weekend. Disagi e difetti ce ne saranno tanti, ma i tempi per correggerli ci sono tutti.

Che cosa è successo nei primi due giorni? Caos, traffico, disagi? Nulla di tutto ciò che hanno raccontato, o meglio non come ve lo hanno raccontato. Troppo facile fare una foto nei 3 minuti in cui un Vigile Urbano blocca le auto sulla sopraelevata per far uscire dal parcheggio i veicoli destinati all’imbarco e gridare allo scandalo: il traffico è durato, forse, cinque minuti, non di più. I disagi ci sono stati in quanto il primo giorno lo stesso sistema di comunicazione tra Vigili Urbani (ne vengono utilizzati almeno sei), addetti delle compagnie e capitaneria di porto  non è stato giustamente impeccabile al primo colpo. Già nella giornata di martedì, sono state apportate alcune modifiche alla modalità di gestione del traffico ed è andata leggermente meglio. Bisogna sfatare un mito. Il traffico non si può cancellare, per forza di cose se prima era al porto, oggi lo ritroviamo sulla statale visto che il numero di veicoli è lo stesso e le infrastrutture pure. Con una differenza: sula Statale è molto più semplice gestirlo e farlo defluire, certamente nelle ore di punta ci saranno disagi come avviene in tutte le città del mondo. Dunque, il disagio si crea nei minuti in cui le auto in attesa al parcheggio si recano al porto. Altro capitolo, poi, quello sulla necessità di migliorare i servizi al parcheggio: poche zone d’ombra, servono più servizi igienici, il Comune comunque è già pronto ad intervenire.

Bisogna però confrontare il peso dei disagi con quello dei benefici. Infatti, sul porto e in particolare sulla banchina dei traghetti, gli effetti positivi già si vedono. Vedere un porto con molti meno veicoli, più tranquillo, più sicuro, rappresenta un’immagine totalmente diversa da quella caciara a cui oggettivamente siamo abituati  ad assistere. E’ stato ridotto il numero dei Taxi, gli NCC hanno forti limitazioni e mai più autobus di 50 posti sul porto. Finalmente sembra un porto e non una giungla. Non solo. C’è molto meno caos anche alle biglietterie dell’ex Palazzo D’Ambra, dove i passeggeri troveranno meno confusione.

Sia nel caso dei disagi che in quello dei benefici, si tratta come detto di prime impressioni e nulla più. Ingiusto criticare (non in maniera costruttiva), ingiusto elogiare. Al momento si può dire che le sensazioni sono positive e lo scetticismo è in minoranza, lo testimoniano anche alcuni pareri dati in maniera informale da addetti ai lavori presenti sul porto, da qualche turista e qualche isolano incontrato nella nostra camminata perlustrativa; soddisfatta persino una parte di tassisti. Ma è troppo presto, anche in questo caso. Serviranno settimane, lo diciamo e lo diremo ancora e servirà soprattutto collaborazione.

Il vero disagio, ad essere sinceri, è quello creatosi intorno alla compagnia Gestour, che al momento non ha ancora attivato la biglietteria al parcheggio della SS270. Qui il sistema ha presentato un neo che comunque, stando alle ultime indiscrezioni, si avvia a scomparire. Dopo il veleno gettato il primo giorno, la compagnia sembrerebbe ormai prossima ad aderire all’iniziativa insieme agli altri due armatori e di chiudere quindi il cerchio. Fino a che non sarà attiva la biglietteria, i clienti Gestour sicuramente avranno diverse problematiche.

Ritorna alle mente il caso della navetta gratuita “Zizì”. All’epoca ci fu un fiume di polemiche non appena fu attivata. Oggi si richiede a gran voce di raddoppiare e l’iniziativa è applaudita da tutti. Prova concreta del fatto che un’idea nasce, si realizza, si valuta e si migliora…poi o vive o muore. Nel caso di Zizì vive e come, nel caso del porto…ai posteri l’ardua sentenza.

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