Nessuna crisi del settimo anno per i conti dell’EVI spa.
Infatti, per il settimo anno consecutivo, il bilancio dell’azienda che gestisce acquedotti e fognature sull’isola d’Ischia, approvato in data odierna (11.6.2020), si è chiuso con un saldo positivo.
Molte sono le voci che vedono un incremento rispetto al bilancio precedente: ricavi delle vendite, produzione interna, valore della produzione operativa, MOL (Margine Interno Lordo), valore aggiunto, risultato operativo, risultato ordinario e risultato lordo.
Prosegue, dunque, il consolidarsi di un percorso di risanamento caratterizzato da risultati economici positivi, con ricadute significative sul miglioramento della qualità del servizio erogato.
Si conferma lo svolgimento di un’attività di risanamento basato su due principali modifiche gestionali: riduzione dei costi di esercizio ed adeguamento dei costi del servizio per l’utenza.
Giova sottolineare il ruolo di primo piano che la EVI spa sta svolgendo, di concerto con il Commissario Straordinario alla Depurazione, per la messa a regime del sistema di depurazione dell’isola d’Ischia.
L’affidabilità raggiunta dall’EVI spa in ambito interistituzionale è attestata dal Decreto Dirigenziale n. 220 del 7.11.2019, con il quale la Regione Campania ha nominato la Società “soggetto attuatore” nella realizzazione delle nuove condotte fognarie sottomarine per i Comuni di Forio e Lacco Ameno, con annesso finanziamento, oltre che dall’assegnazione di un finanziamento di 33 milioni di Euro per sanare le criticità del sistema fognario e come dotazione propedeutica per la realizzazione dei depuratori.
Un altro aspetto da menzionare, nella politica di risanamento aziendale, è quello dell’attività di repressione dell’evasione nel pagamento delle fatture del servizio: attività già avviata negli ultimi anni e potenziatasi progressivamente.
Si ribadisce ulteriormente che la revoca dello stato di liquidazione è un elemento strategico, anche in funzione della necessità di procedere a sostanziali ammodernamenti della rete di distribuzione dell’acqua, con investimenti che costituiranno un volano per gli adeguamenti tariffari, legati dal legislatore in via preferenziale agli investimenti effettuati sulle reti.