Il tribunale del riesame, ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Luigi Tuccillo ed ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari imposti nei confronti dell’ex assessore del comune di Procida Antonio Carannante. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, ed effettuate dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Ischia, avevano permesso di ricostruire che il predetto aveva rappresentato ad un imprenditore di denunciare presunti abusi edilizi qualora questi non avesse consegnato € 20.000 ad una sua cliente, proprietaria di un immobile confinante con il fondo della vittima. L’ordinanza di custodia era stata emessa dal giudice per le indagini preliminare D’Auria su richiesta del pm Woodcock per la presunta richiesta di 20.000 euro avanzata da Carannante ad un imprenditore procidano per non denunciare presunti abusi edilizi. Carannante si era dimesso il giorno dopo l’arresto. Ad annullare il provvedimento restrittivo è stata la sezione 8 del tribunale di Napoli su ricorso proposto dall’avvocato Luigi Tuccillo.