Al via sull’isola di Procida “Ecosistema Palazzo d’Avalos”, un progetto che mira alla valorizzazione culturale di un bene monumentale dall’enorme fascino e grandi potenzialità, in parte ancora inespresse.
La principale sfida è quella di innescare un mutamento del Palazzo, che da contenitore di storia diventi generatore di cultura attraverso azioni culturali strutturate e funzionali.
Accessibilità, varietà, originalità e ricerca sono i valori che la progettazione ha perseguito per mirare al consolidamento del ruolo di Palazzo d’Avalos come principale polo culturale dell’intera isola.
Con il sostegno di Fondazione CDP parte un progetto di valorizzazione del complesso, che comprenderà il ripensamento del piano terra, un lavoro di catalogazione, la realizzazione di un corto, performance teatrali e formazione per le guide
Nel dettaglio, le azioni attraverso le quali si intende raggiungere l’obiettivo sono cinque, ed affrontano diversi e precisi aspetti della valorizzazione del Palazzo:
• Catalogazione dei beni del Palazzo:
La prima azione progettuale consiste nella catalogazione di tutto ciò che di materiale è presente nel Palazzo. Scarpe e divise, letti, materassi e scaffali, ma soprattutto registri e documenti che raccontano la storia dell’ex penitenziario, la vita e le storie delle persone che per quasi due secoli l’hanno vissuto, sono sistemati lungo il percorso di visita e finalmente, per la prima volta, diventeranno oggetto di una catalogazione che ne restituisca un inventario utile per successive attività di ricerca storica e demo-etno-antropologica. Una azione, questa, finalizzata all’obiettivo di dare alla comunità procidana una maggiore consapevolezza della propria storia e fornire, al contempo, uno strumento utile per successive indagini.
• Realizzazione di un cortometraggio:
Per motivi di sicurezza, a causa del deterioramento delle strutture dovuto all’avanzare del tempo, solo una piccola porzione di Palazzo d’Avalos è visitabile.
Si è ritenuta fondamentale la scelta della realizzazione di un cortometraggio che racconti le aree inaccessibili del Palazzo. Azione pensata per aumentarne – per ora attraverso modalità virtuali – la fruibilità, offrendo ai visitatori uno sguardo su corridoi, sale e spazi che altrimenti non avrebbero potuto ammirare. Il cortometraggio sarà inserito nel percorso di visita del Palazzo, in maniera funzionale e studiata, e sarà realizzato da una figura appositamente scelta, capace di far risaltare aspetti inediti e suggestivi della storia del Palazzo.
• Formazione dei mediatori culturali:
L’associazione Palazzo d’Avalos, partner del progetto, si occupa della gestione delle visite guidate e degli ingressi dei visitatori al Palazzo. Le volontarie dell’Associazione accompagnano i visitatori e raccontano le storie di che nel Palazzo sono rimaste sedimentate.
A seguito di un ciclo di incontri e discussioni è stata congiuntamente rilevata l’esigenza di intervenire in maniera strutturata sulle visite, realizzando una serie di laboratori di storytelling e public speaking specificamente mirati all’ambito turistico con lo scopo di contribuire a migliorare la comunicazione, l’immagine di Palazzo d’Avalos e la capacità di coinvolgere i visitatori attraverso l’intervento su diversi fattori che condizionano spesso i racconti, la gestione delle emozioni, che possono essere un volano per favorire un maggiore interesse in chi ascolta.
• Allestimento storico del piano terra
Attualmente, e negli ultimi due anni, i due piani di Palazzo d’Avalos hanno avuto due differenti destinazioni d’uso: al piano terra una sistemazione e dei progetti espositivi legati strettamente alla storia recente del Palazzo; al piano superiore mostre ed installazioni di arte contemporanea.
L’esigenza di un allestimento storico definitivo al piano terra è stata rilevata dall’osservazione di questi spazi, in cui l’obiettivo è stabilire un percorso di visita chiaro, leggibile ed intuitivo, sfruttando i tanti beni presenti nel Palazzo e le tante occasioni di suggestione che questo offre. L’allestimento avrà la curatela di una figura di spicco del settore, la cui firma andrà ad arricchire ancor più maggiormente l’offerta culturale.
• Performances teatrali:
Ulteriore strumento di allargamento dell’offerta culturale è la realizzazione di un ciclo di attività performative all’interno del Palazzo, che riescano ad attuare una diversificazione della narrazione, oggi chiaramente e giustificatamente incentrata sulla sua storia recente di ex carcere. Queste performance teatrali saranno realizzate da attrici ed attori dell’isola, per puntare gli occhi anche sulla dimensione di Reale del Palazzo, oggi sopraffatta dalla storia recente.
[foto Elena Mazzella]