COMUNICATO STAMPA
È sempre bene chiarire ciò che si scrive e si dichiara, soprattutto su episodi non semplici che accadono a Ischia. Per la particolarità del contesto sociale, lavorativo ed istituzionale, si corre il rischio di incorrere in interpretazioni sbagliate, di essere confuso nelle chiacchiere di una piazza particolare.
Come dice il giornale Il Dispari, si tende a parlare del singolo albero e non della foresta. Dobbiamo augurarci che l’episodio Mezzatorre costringa a discutere delle problematiche annose del servizio Taxi sull’isola. La modalità organizzativa del servizio è tecnicamente non a norma. Per usufruire del servizio taxi ci sono tre modalità: il posteggio fuori l’hotel, le colonnine telefoniche, da dove si parte col tassametro acceso, o, se esiste la radio taxi. Organizzazione diversa va disciplinata con accordo tra le istituzioni e sindacato di categoria.
Lo abbiamo detto sempre, in tutte le occasioni pubbliche e negli incontri istituzionali: se non si affrontano le questioni nella loro globalità isolana, sarà molto difficile rendere efficiente, di qualità, civile un trasporto essenziale per l’economia turistica dell’isola.
Il nostro lavoro, la nostra funzione è quella di rappresentare e difendere i tassisti, e non altri, esercitando le nostre prerogative istituzionali e sindacali, con gli strumenti che il quadro normativo del nostro paese ci consente di fare.
Gli episodi di prepotenza e arroganza li abbiamo sempre condannati. Rendono ancora più difficile il nostro lavoro e fanno sempre più danni all’immagine di Ischia e della Categoria.
Tutte le altre modalità di trasporto: ncc, macchine di cortesia, altri mezzi, devono rispettare la legge, essere disciplinate e controllate. Ognuno faccia il suo mestiere, senza invadere l’altro. Nel caos, con la colpevole assenza delle istituzioni, ognuno cerca di arrangiarsi. La strada diventa giungla il mercato diventa arena.
La responsabilità maggiore è delle istituzioni comunali, e viene da lontano. Dai tempi delle licenze a gogò e del lasciar fare. Dalla difficoltà di costituire una cabina di regia unica intercomunale.
Il trasporto non di linea si è trasformato, l’utenza è cambiata, la rete ha accelerato la necessità di adeguare l’offerta di trasporto ad una domanda che non è più quella vecchia.
Urge un salto di qualità, uno scatto di orgoglio e dignità dei sindaci dei comuni in modo da far prevalere l’interesse comune di far crescere l’economia dell’isola con la partecipazione e il contributo di tutti i suoi elementi.
Il Servizio Taxi è uno di questi elementi, un biglietto da visita per chi sbarca. Le esperienze fatte non inducono ad essere ottimisti. Ma la speranza è l’ultima a morire.