mercoledì, Aprile 23, 2025
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RIAPERTURE DAL 26 APRILE: SI PUNTA SULLE ATTIVITA’ ALL’APERTO



(ANSA) L’Italia comincia il suo percorso verso la normalitĂ  dal 26 aprile: è l’inizio della road map che porterĂ  gradualmente alla ripartenza di ristoranti, teatri, palestre, stabilimenti e fiere, lungo un percorso che terminerĂ  a luglio. Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarĂ  un pass, che permetterĂ  di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilitĂ  di accedere a stadi, concerti e altri eventi.

Il decreto – che arriverĂ  in Cdm martedì o mercoledì prossimo – reintrodurrĂ  la zona gialla, sospesa da oltre un mese. Ma ci sono cambiamenti rispetto al passato: dalla possibilitĂ  di spostarsi liberamente tra regioni classificate gialle alla ripresa di diverse attivitĂ , soprattutto all’aperto.

A beneficiarne potrebbe esserne ben presto gran parte del Paese, visto il miglioramento del quadro epidemiologico in diverse regioni: anche la Campania si aggiunge al gruppo delle arancioni mentre in zona rossa per ora ci sono soltanto Puglia, Sardegna e Valle Aosta. Con i nuovi provvedimenti annunciati, il premier Mario Draghi sa di mettere in conto “un rischio ragionato”, alla luce di una campagna di vaccinazione che “va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa. E questo – spiega – è stato fondamentale per prendere le decisioni”.

Le riaperture – precisa il presidente del Consiglio – “sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano maggiore serenitĂ  nel Paese, pongono le basi per la ripartenza”. Tra i primi a farlo saranno i ristoratori: in zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarĂ  possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto e dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo. Contemporaneamente – sempre in area gialla – riapriranno a cielo aperto teatri, cinema e spettacoli mentre per i musei sarĂ  possibile accogliere i visitatori anche al chiuso, così come per gli spettacoli che avranno i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, spiega che “nei luoghi all’aperto si riscontra una difficoltĂ  significativa nella diffusione del contagio”.

E dal 15 maggio sarĂ  consentita l’attivitĂ  nelle piscine scoperte e probabilmente negli stabilimenti balneari. Anche se fin dall’entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all’aria aperta, sarĂ  permesso frequentare le palestre al chiuso soltanto dal primo giugno. A luglio sarĂ  la volta delle fiere, delle terme e dei parchi tematici. Parallelamente, i ragazzi tornano in classe. Fin dal 26 aprile in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza e in quella rossa sarĂ  così fino alla terza media, mentre alle superiori l’attivitĂ  si svolgerĂ  almeno al 50% tra i banchi. L’autocertificazione resta necessaria, laddove è giĂ  prevista, ma adesso gli italiani potranno girare piĂą liberamente avendo in tasca un ‘pass’: un documento che dovrĂ  attestare la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo (forse nell’arco temporale delle ultime 48 ore) o l’avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrĂ  il pass potrĂ  anche accedere “a determinati eventi – culturali e sportivi – riservati ai soggetti che ne sono muniti”, viene fatto sapere da chi lavora al decreto.

Non è ancora chiaro, però, se si tratterĂ  di un certificato che sarĂ  rilasciato da Asl, Regione o un altro ente sanitario, visto che i territori al momento non sembrano tutti organizzati allo stesso modo, in particolare sul rilascio del patentino vaccinale. Quel che è certo è che l’allentamento delle misure prevede il rispetto rigoroso delle regole. Lo stesso premier, annunciando le misure, si appella ad “una premessa: i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti”. Ed auspica per questo l’attenzione delle istituzioni e forze dell’ordine: “in questo modo il rischio si trasforma in opportunitĂ ”. Un’occasione per la quale esultano i governatori: “è stata recepita la nostra proposta”, dice Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, che aveva lanciato nelle ultime ore delle linee guida per regolare le attivitĂ  in sicurezza, ma che dovranno ancora essere vagliate dal Cts. Il Trentino intanto anticipa le decisioni dell’Esecutivo. Da lunedì 19 aprile riaprono bar e ristoranti all’aperto dalle 5 alle 18: “è una prima sperimentazione”. Prove teniche di in cambiamento dal quale tutti sperano di non tornare indietro.

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