La vecchia ricetta va in pensione e cede il passo a quella elettronica. Dal 1° gennaio 2025 è scattato il passaggio alla prescrizione digitale dei farmaci, ma solo sulla carta. Non sono ancora arrivate le indicazioni operative per la dematerializzazione totale delle ricette, quindi per il momento restano ancora valide la ricetta rossa del medico di base e quella bianca a pagamento.
**Il Passaggio alla Ricetta Elettronica**
“La ricetta elettronica è ora un obiettivo certo”, spiega Marco Cossolo, presidente di Federfarma, l’associazione che riunisce le farmacie private in tutta Italia. Tuttavia, in attesa delle indicazioni operative dal Governo e da Aifa, “le farmacie potranno continuare a erogare i farmaci anche in presenza di ricette cartacee, per assicurare la piena continuità del servizio farmaceutico”.
**Quando le Ricette Cartacee Andranno in Pensione?**
Dal primo gennaio 2025, il passaggio totale alla ricetta elettronica è avvenuto, ma resta ancora solo sulla carta. I farmacisti attendono le indicazioni operative da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dall’azienda informatica ministeriale Sogei, dal Ministero della Salute e da Aifa. Per ora, dunque, resta ancora valida la ricetta cartacea. Federfarma ha emanato una circolare ai propri iscritti per chiarire la situazione attuale.
**La Transizione e le Sfide da Affrontare**
“Sono molte le situazioni ancora da chiarire per il passaggio”, sottolinea Cossolo, “e la fase di transizione servirà appunto ad evitare problemi per i cittadini”. Federfarma assicura che “nelle more della progressiva attuazione della dematerializzazione di tutte le prescrizioni mediche, e fino all’espressa decisione da parte delle amministrazioni competenti, le farmacie potranno erogare farmaci anche con le ricette cartacee”.
**Prospettive Future**
Dal 2025, come prevede la legge finanziaria, tutte le ricette prescritte dai medici saranno in formato digitale: non solo le prescrizioni di farmaci e prestazioni del servizio sanitario nazionale, conosciute come ‘ricette rosse’, ma anche quelle ‘bianche’, che non passano attraverso il servizio sanitario nazionale e che i cittadini pagano di tasca propria. Il futuro della prescrizione medica sarà quindi sempre più digitale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la sicurezza del servizio sanitario.
