domenica, Novembre 24, 2024
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – RIFLESSIONI SULLA SOPRAELEVATA



COMUNICATO STAMPA
RIFLESSIONI SULLA SOPRAELEVATA
La sopraelevata di Ischia non è una strada a scorrimento veloce e men che meno una superstrada. La soprelevata è una tratto di una strada statale, o meglio ex statale oggi provinciale. Vige un limite di 50 km/h seguito da un improvviso, inverosimile e pericoloso limite di 30. Gli interventi da poco fatti hanno sicuramente avuto senso ed utilità nella misura in cui hanno portato attenzione e quindi cautela da parte degli automobilisti, speriamo anche dei più propensi a cedere alla velocità alla vista di un po’ di spazio in più. Senso ed utilità hanno i rilevatori di velocità ed i dissuasori, ma quanto lo hanno le due strisce continue che separano le corsie di marcia?
Rinfreschiamoci velocemente la memoria sulla disciplina che richiede la doppia striscia. Il Codice in sostanza afferma che in caso di doppia striscia continua, tale striscia non possa essere valicata o calpestata. I veicoli devono tenersi strettamente entro la corsia di marcia delimitata non potendo in alcun modo svoltare a sinistra e men che meno compiere una svolta ad U. Si può sorpassare all’interno della corsia delimitata dalla doppia striscia solo se consentito, cosa vietata sulla sopraelevata in quanto la doppia striscia è accompagnata dal divieto di sorpasso. Quindi se si imbocca la sopraelevata dietro ad un veicolo che non sia un motociclo o un ciclomotore o una bicicletta, ci si deve mettere l’anima in pace e scordarsi di provare qualsiasi sorpasso. E fin qui pare che sia anche condivisibile purché si abbia il buonsenso di capire che un’andatura eccessivamente lenta rispetto al limite massimo ha un effetto non positivo sulla circolazione.
Ma restando nel rispetto della disciplina imposta dalla segnaletica su quella strada, chi si immette in una corsia da uno dei tanti varchi presenti (e non segnalati) sulla sopraelevata, o intende accedere ad uno dei varchi, non può in alcun modo lasciare la propria corsia di percorrenza svoltando a sinistra. In poche parole, mettendo che qualcuno volesse andare verso Casamicciola uscendo per esempio dell’hotel Presidente, dovrebbe percorrere l’intera soprelevata in senso opposto fino ai Pilastri o al parcheggio del Palazzetto per poter poi regolarmente ed in sicurezza svoltare e prendere la direzione desiderata. Cosa realisticamente difficile ed impegnativa, nonché  sconsigliata per la percorrenza in più richiesta. E questo finisce nel dare a quella doppia linea continua poca credibilità e rispettabilità. E di sicuro, l’ultima cosa di cui la nostra terra e la nostra cultura hanno bisogno, sono segnali e regole incoerenti e non congrue. Il risultato è che si continua pericolosamente a fare svolte e tagli estremamente pericolosi su quella strada.
E allora bisogna scegliere cosa fare. Se si vuole mantenere la striscia continua, bisogna dare la possibilità ai veicoli di invertire il senso di marcia in sicurezza e senza dover percorrere inutili ed inquinanti chilometri. E lo si può fare, fatta salva la fattibilità tecnica e regolamentare delle stesse, con delle piccole rotatorie intermedie che consentano la corretta inversione. Altrimenti la doppia striscia va abolita, la strada va definitivamente urbanizzata con banchine laterali che ne riducano lo spazio e la tentazione di eccedere in velocità, va posta la linea tratteggiata in corrispondenza dei varchi che vanno opportunamente segnalati e regolamentati (cosa che deve avvenire anche in caso di permanenza della striscia continua) e dare quindi a quel tratto stradale la giusta natura di strada in una zona abitata e ricca di varchi e accessi privati. Allo stato attuale la sopraelevata risulta un ibrido poco credibile.
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