Con vivo interesse, sabato 16 novembre ho partecipato alla Manifestazione organizzata dagli studenti del Mattei e di altre scuole conclusasi nel giardino del Pio Monte della Misericordia a Casamicciola Terme per ricordare le vittime della strada che, purtroppo, sulla nostra isola sono state numerose e che sarà difficile dimenticare.
E’ stato un evento molto toccante e commovente, vi erano Autorità Civili (i sindaci dell’isola), Autorità Militari, i parenti delle vittime e soprattutto tanti studenti che rappresentano il nostro futuro. Vi era anche la presenza dell’artista Felice Meo con una sua opera molto significativa che rappresentava un grosso cuore rosso squarciato da una strada.
Sento il dovere di ringraziare tutti gli intervenuti e penso che ognuno di noi deve riflettere su ciò che è stato detto da coloro che sono intervenuti, si è parlato di tante iniziative per fronteggiare coloro che sono indisciplinati e che sono causa principale dei vari incidenti accaduti. Ma io aggiungo che ci sono altri motivi molto ricorrenti che sono la DISTRAZIONE e L’ALTA VELOCITA’. Basta un attimo di distrazione e il momento può essere fatale. Bisogna rispettare tutte le regole della circolazione stradale e aggiungo un plauso e un ringraziamento a tutte le Forze dell’Ordine sempre presenti sulle strade dell’isola.
Uno del motti della nostra Associazione è il seguente:
“BASTA CORRERE, BISOGNA ESSERE RESPONSABILI DELLE NOSTRE VITE E QUELLE DEGLI ALTRI. DIPENDE TUTTO DA NOI.”
Nel mentre partecipavo all’evento, un ricordo mi è venuto alla mente che non mi lascerà mai:
era l’anno 2007, mancavano pochi giorni al Santo Natale, all’epoca, con la mia Associazione conducevo sull’isola tre postazioni del 118 Regionale; verso l’una di notte vengo raggiunta da una allerta del Centro Operativo dell’ASL Napoli 2 nord che ci richiedeva di intervenire con più ambulanze a seguito di un bruttissimo incidente stradale accaduto in località Scentone del comune di Forio dove si paventavano delle vittime e diversi feriti. Scesi insieme ai volontari infermieri e autisti soccorritori e mi trovai difronte ad una scena raccapricciante: vi erano tre ragazzi morti e diversi feriti a causa di uno scontro frontale, un’auto era stata sballottata nei pressi della statua di Padre Pio assieme ad uno scooter anch’esso nelle vicinanze. Le ambulanze caricarono i feriti e si diressero verso l’ospedale, io rimasi a aiutare a mettere quei corpi nelle bare, uno di essi era così grande che gli dovettero piegare le gambe per adagiarlo nella sua bara. Un padre voleva morire e sbatteva la sua testa sulla ringhiera della cappella di Padre Pio.
Dopo mi recai all’ospedale e lì incontrai il ragazzo che molto probabilmente aveva causato il tragico incidente e che era risultato positivo al test. Tra l’altro, se ricordo bene, lo stesso era già stato causa di un precedente incidente mortale avvenuto sempre a Forio non molto tempo prima. Che peccato e che pena provai a mettermi nei panni di una madre che aveva perso così il proprio figlio.
Da allora sulla strada della prevenzione qualcosa è stata fatta. E’ stato istituito l’omicidio stradale con inasprimento delle pene ma io credo che ciò non basti. Occorre, a mio modesto avviso, un monito più forte e convincente: togliere a vita la patente a chi, sotto l’effetto di droga o di alcoolici, provochi questo tipo di incidenti.
Proprio in questi giorni dovrebbe essere promulgato il nuovo Codice Stradale, speriamo che contenga questo tipo di deterrenza affinché cose del genere non capitino più.
Che il Signore ci protegga sempre e ci guidi sulla “Strada del Buon Senso.”