Riprende l’attività del Centro Studi sul Turismo “Vincenzo telese”. La prima occasuione di studio e di confronto sarà dedicata ad Angelo Rizzoli.
Un imprenditore, figlio di un ciabattino analfabeta ma che è stato un uomo dell’etica del lavoro incrollabile e dalla visione fuori del comune.
Rizzoli è stato protagonista di un cinquantennio di storia italiana, attraversando il difficile periodo fra le due guerre e contribuendo a rifondare l’immaginario nazionale dell’Italia post-fascista. L’insegnamento di Rizzoli non riguarda solo la sua vita, ma anche il suo modello di business. Un modo di agire che unisce la volontà del successo commerciale all’imprescindibile dogma della qualità. Rizzoli ha creato uno spazio solido in cui potessero operare i più brillanti intellettuali del suo tempo, ha selezionato con cura i collaboratori e dato loro modo di sviluppare le proprie idee, portandole sotto gli occhi di tutti. La sua dedizione ha portato un reale beneficio a tutta la società e per questo il suo nome rimarrà indelebile nella storia della nostra cultura: la dimostrazione che, nonostante tutto, l’etica del lavoro può ripagare.
Gli investimenti alberghieri realizzati a Ischia dall’imprenditore milanese quasi sempre sono stati assunti dalla pubblicistica, non solo quella turistica, come lo spartiacque economico e sociale della comunità isolana. Le opere senza cui nulla – turismo, benessere, occupazione – sarebbe mai stato realizzato. Va da sé che è esagerato fare di Angelo Rizzoli l’artefice unico dello sviluppo turistico dell’isola, anche se è proprio l’eccessiva enfasi celebrativa che, per altro verso, chiarisce l’importanza che ha avuto l’uomo nel portare Ischia fuori dalle difficoltà della guerra.
L’iniziativa del Centro sudi sul turismo dell’Istituto Vincenzo Telese vuole avviare la programmazione di studi ed approfondimenti che, partendo dalla coscienza della storia delle isole di Ischia e Procida, si confronti con i nuovi problemi e le prospettive dell’industria del turismo.