“Grazie Fabio di Forio un ausiliare del traffico oggi hai fatto la differenza!!!non è possibile che in un momento così particolare si possano ancora fare queste cose incredibile!!!ma in che paese viviamo?Cosi aiutiamo alle persone vergogna!!!vergogna!!!per aver lasciato 5 minuti il furgone per una consegna ad ischia ponte”. Sono le parole di Mario, volontario della Caritas di Ischia, che su Facebook ha pubblicato la foto con la multa ricevuta stamattina ad Ischia Ponte”.
Doveva effettuare una consegna sul posto e ha pensato di fermarsi lo stretto necessario sulle strisce blu non trovando alternative. Sono bastati quei pochi minuti, non avendo pagato il grattino, per ritrovarsi sul parabrezza la sfogliatella. Ed è vero, se non paghi il grattino sai bene che rischi una multa e chi ti sanziona sta facendo il suo lavoro. Peccato, però, che l’auto che ha usato rubarsi 10 minuti di sosta gratuita ad Ischia era quella della Caroitas di Ischia (con tanto di logo in bella vista) e che era in piena attivà: si stava assistendo una famiglia in difficoltà. Subito dopo le regole esiste il buonsenso, ciò che probabilmente riesce a mettere d’accordo sempre due posizioni opposte: cosa costava aspettare qualche minuto in più per capire se si trattava di una sosta lunga (e quindi sarebbe stato doveroso pagare il ticket) o se invece si era trattato di una necessità risolta in poco tempo?
La Caritas, così come tutte le Associazioni di Volontariato, non sono normali cittadini, sono persone che al pari di Forze dell’Ordine, personale medico, svolge un’attività di pubblica utilità. E non si è andati contro le regole perchè la macchina non è stata parcheggiata in divieto di sosta, sulle strisce pedonali o sul posto dedicato ai diversamenti abili. L’auto della Caritas ha “rubato” 10 minuti alla ditta privata delle strisce blu, per fare del bene all’intera comunità. Bastavano 10 minuti per evitare un gesto spiacevole, non di certo per i 40 euro della multa che verranno tranquillamente pagati, ma perchè multare la Caritas (e ripetiamo vale per tutte quelle Associazioni che prestano la propria attività senza chiedere nulla in cambio) significa multare persone che stanno facendo del bene e prestando assistenza, quasi al pari di un’ambulanza. E certo che se la sosta si prolunga il discorso cambia totalmente.
Noi ci auguriamo che le ditte che gestiscono le strisce blu sull’isola vogliano concedere un permesso speciale per le auto utilizzate per svolgere attività sociali. Ci rifiutiamo di credere che non sia possibile concedere a persone che aiutano altre persone la possibilità di non pagare per svolgere quel servizio. E’ giusto però che si trovi un accordo tra le parti e che non si lasci agli ausiliari del traffico il duro compito di scegliere se adottare il buonsenso (che magari porta ad un richiamo dell’azienda) o se non guardare in faccia a nessuno e sfilare sfogliatelle anche a chi colma in silenzio il vuoto e l’assenza di altri.
Non ci sorprende, infine, la crociata “controcorrente” della solita testata giornalistica. Non ci sorprendono le parole a tratti anche offensive utilizzate per dire che la multa è giusta e che l’ausiliare del traffico è l’eroe del giorno. Non ci sorprende perchè lo stesso buonsenso che bisognerebbe usare nell’attività di ausiliare del traffico bisognerebbe usarlo anche mentre si scrive, a maggior ragione se su un giornale; comunque ci sono modi giusti anche per andare controcorrente. Il punto è che se invece si decide di essere a favore o contro un fatto o una persona in base alle fatture della propria agenzia pubblicitaria o magari perchè si è contro la chiesa a prescindere, allora è un’altra storia. Semplicemente il buonsenso non c’è, non c’è mai stato e mai ci sarà. E così non si appartiene alla categopria dei “giusti” ma alla categoria dei senza rispetto, per intenderci quelli che nella tombola trovano se stessi in un numero molto famoso.