di Gennaro Savio
Nei giorni scorsi, nei locali della prestigiosa Biblioteca Antoniana di Ischia ha avuto luogo la presentazione del libro di Yvonne Carbonaro: “Storia delle Donne di Napoli – Il lungo e difficile percorso verso l’emancipazione”, Edizioni Kairòs, che lungo 640 pagine ricostruisce la condizione di soggiogazione a cui l’universo femminile è stato costretto attraverso tanti secoli. Hanno dialogato con l’autrice: Lucia Annicelli, direttrice della Biblioteca e organizzatrice dell’incontro, e il noto giornalista Ciro Cenatiempo che, brillantemente, come il suo solito, con la padronanza di una cultura vasta e articolata e con fare vivacemente discorsivo, ha introdotto alla conoscenza del volume. Egli ha sottolineato la varietà, la ricchezza di argomenti e di citazioni, la piacevolezza della scrittura, ha riferito dell’appropriato inserimento di canzoni dedicate alle donne, e del ricco corredo iconografico. Si è soffermato sia su personaggi femminili noti di ieri e di oggi, che su situazioni di vita difficile di donne povere, che hanno prodotto fenomeni di grande interesse antropologico come il bizzochismo o i monti di maritaggio e la cerimonia del fazzoletto, volta a far accasare le orfane dei conservatori. La direttrice Annicelli si è compiaciuta della precisione della bibliografia puntualmente riportata.
Ha illustrato nel dettaglio la struttura del lavoro che si articola in cinque capitoli attraverso i quali viene sviluppato il rapporto di subalternità delle donne nell’ambito del mito e della religione (dee, sibille, janare), del potere (regine, viceregine, nobildonne), con l’altro sesso (passaggio dalla potestas paterna a quella del marito, matrimoni combinati per ragioni finanziarie e politiche), con la creatività (inibita nelle sue capacità espressive), e infine gli esiti e gli sviluppi verso l’emancipazione a partire dal 1945 (voto alle donne). L’autrice nel suo intervento ha chiarito che per Donne di Napoli si intende Donne del territorio in generale, e che i molti personaggi presentati in ciascun capitolo mirano ad essere esemplificativi, non già esaustivi dell’infinito elenco di donne di valore di ieri e di oggi, giacché l’intento non era di stilare un dizionario biografico ma di riportare una serie di figure particolarmente attinenti con il tema trattato. Ha quindi fatto specifico riferimento a vari personaggi femminili, presenti nel libro, importanti nella storia e nella vita di Ischia, da Santa Restituta a Costanza D’Avalos a Vittoria Colonna, fino alle scrittrici Gina e Maria Algranati, che hanno scritto molto sull’isola. Di Maria che, a suo tempo, dopo avere effettuato approfondite ricerche, ha prodotto “La Storia dello Scuopolo” otre a varie raccolte di poesie, la Carbonaro ha raccontato di aver fatto pubblicare “Tavola calda” l’autobiografia rimasta inedita per vent’anni e di averla corredata di un lungo apparato critico, insieme a parte di un suo ricco epistolario con illustri intellettuali dell’epoca. Tra le contemporanee è inserita anche una scheda esplicativa sulla direttrice Annicelli atta a sottolinearne in sintesi la vitalità e l’entusiasmo con cui svolge il suo lavoro. Il pubblico presente ha seguito con vivo interesse l’incontro che rappresenta un ulteriore tassello nel ricco mosaico di attività culturali e divulgative portate avanti nella Biblioteca Antoniana grazie alle iniziative della dottoressa Annicelli e con la frequente collaborazione di Ciro Cenatiempo.