Villard:20 In fragilia. Reconstructing by the waters of Ischia
Ischia 26 giugno 2019 – COMUNICATO STAMPA
Chiude oggi la mostra In fragilia. Reconstructing by the waters of Ischia – allestita nella Sala delle Antiche Terme presso il Municipio di Ischia – che espone i lavori degli studenti provenienti da 11 Scuole di Architettura italiane ed estere che hanno partecipato al seminario di progettazione itinerante Villard:20, quest’anno dedicato all’isola d’Ischia e curato da Lilia Pagano, Paola Galante e Maria Lucia Di Costanzo del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli (responsabili scientifici per l’Università Federico II di Napoli: Lilia Pagano e Roberto Serino_ DiARC, Giulio Zuccaro_ Plinivs).
A poco meno di un anno di distanza dalla tappa inaugurale svolta nel mese di ottobre e dedicata alla conoscenza del patrimonio isolano, delle sue risorse e criticità, gli studenti sono tornati sull’isola portando con sé l’esito delle sperimentazioni incentrate su aree ricadenti nel comune di Ischia, selezionate dagli organizzatori del seminario di concerto con l’amministrazione comunale, utili ad esplicitare il tema IN FRAGILIA e strumentali ad interpretare l’invito a ricostruire Ischia attraverso le sue acque.
La presentazione dei lavori si è svolta dal 20 al 22 giugno nell’ambito di un convegno inaugurato dal Sindaco Enzo Ferrandino, insieme al Direttore del Dipartimento di Architettura Michelangelo Russo, ed al coordinatore nazionale di Villard Marco D’Annuntiis. Ad aprire i lavori una lectio magistralis sul tema delle Ricostruzioni del Prof. Alberto Ferlenga, Rettore dello IUAV – Istituto Universitario di Venezia e fondatore di Villard.
Una giuria presieduta dal Prof. Francesco Rispoli – DiARC, e composta dall’Arch. Aniello Ascanio per il Comune di Ischia, il Prof. Antonello Monaco – Uni Roma La Sapienza, l’Arch. Giovannangelo De Angelis per l’Associazione PiDA, ha valutato i lavori dimostrando un sentito apprezzamento come evidenziato dalle note del Presidente della giuria: “I progetti messi a punto costituiscono, nel loro insieme, un dono al territorio dell’isola. I vari gruppi hanno profuso uno sforzo di grande rilievo che ha messo a fuoco punti di forza e punti di debolezza del territorio, intervenendo sui ‘luoghi fragili’ con grande sensibilità e con proposte talvolta più compiute, talvolta meritevoli di approfondimenti futuri. (…) Resta un insieme di lavori che esprime nel suo complesso un’articolazione di studi, un patrimonio di idee e un insieme di punti di stazione a partire dai quali si potranno sviluppare scenari capaci di dare risposte di qualità ai nodi presenti nel territorio”.
La giuria ha assegnato tre premi ex-aequo:
- al gruppo Università di Napoli “Federico II”, Alessia Iodice, Stefano Lardieri, Lea Manfredonia, Ginevra Masturzo, Gessica Pepe, Maria Elena Perrotta, Ciro Salomone, Giuseppe Sorrentino, Alice Valentino, per lo studio contraddistinto dal motto IL TERZO PARADISO, “Per aver colto – con un pregevole concerto di sistema dei tre gruppi di lavoro – con apprezzabile sensibilità i caratteri morfologici dei luoghi e le interrelazioni tra i nodi in cui si articolano i casi di studio e la loro definizione architettonica”;
- a Sofia Souvatzoglou – Università di Patrasso – per il progetto ENHANCE E RECREATE sulle aree litorali di Ischia Ponte, “Per la capacità di postillare con interventi puntuali, minimi, talvolta quasi effimeri-provvisionali un progetto che ha assunto il paesaggio di Ischia come grande infrastruttura di straordinario valore come base per un attento innesto di presenze architettoniche elementari”;
- a G. Barba, A. M. Cappella e A. Scandone dell’Università di Pescara – per progetto LA CITTÀ PUBBLICA, “Per la riqualificazione – attraverso l’architettura – di un difficile brano del paesaggio di Ischia. L’innesto di una traccia verde che lega terra e mare dal corpo pressoché estraneo del Polifunzionale”;
Sono state inoltre assegnate tre menzioni speciali:
- al gruppo dell’Università di Palermo per il progetto dal motto ARCHITETTURE TRA TERRA E MARE, “Per la capacità di privilegiare gli strumenti dell’architettura per dare senso a un paesaggio la cui fragilità ammette risposte che non siano solo di tipo tecnologico o manageriale”;
- al gruppo dell’Università di Ascoli Piceno per il progetto dal motto MOVE ISCHIA, “Per la proposta delle ‘fermate di emergenza’, che coglie un nodo critico del territorio di Ischia che risolve con una risposta architettoniche dotata di senso”;
– ai due gruppi École nationale supérieure d’architecture Paris-Malaquais per i progetti RESISTENZA e REWILDING, “Per le proposte, talvolta caratterizzate dall’ ‘eccesso’, che propongono però un ‘immaginario’ capace di offrirsi come riferimento a coraggiose visioni del futuro”.
Benché gli studenti abbiano fatto ritorno ciascuno nelle proprie sedi, l’esperienza Villard:20 non lascia l’isola: il contributo di idee e progetti resta sull’isola e potrà essere visionato nel periodo estivo presso l’Atelier delle Dolcezze in Piazza degli Eroi.