Un team di ricerca del CNR ha portato alla luce strutture geologiche sottomarine nei pressi dei Campi Flegrei e dell’Isola d’Ischia, aprendo nuovi scenari sulla geodinamica e il monitoraggio dei rischi vulcanici e sismici in una delle aree più affascinanti e complesse d’Italia.
Il team ha individuato due strutture principali:
– Una caldera sottomarina, situata a pochi chilometri a ovest di Ischia, ora parzialmente smantellata. La caldera, una conca formata dopo lo sprofondamento della camera magmatica di un vulcano in seguito a un’imponente eruzione, è cruciale per comprendere la storia evolutiva e l’attività vulcanica dei Campi Flegrei e dell’Isola di Ischia.
– *Una gigantesca frana sottomarina*, le cui propaggini si estendono fino a 40 km dal versante meridionale della dorsale di Ischia. Questo evento di dimensioni incredibili potrebbe aver generato uno tsunami.
Le nuove scoperte confermano e completano studi precedenti che avevano già evidenziato parzialmente queste strutture. Uno studio precedente, utilizzando il metodo del radiocarbonio, aveva datato la colata detritica meridionale tra il 1000 e il 400 a.C.
Queste scoperte aprono nuove prospettive per il monitoraggio e la comprensione dei rischi vulcanici e sismici nella regione. La conoscenza approfondita delle strutture geologiche sottomarine è fondamentale per prevedere e mitigare i potenziali rischi naturali, contribuendo alla sicurezza delle comunità locali e alla protezione del patrimonio ambientale.