E’ uscito da qualche giorno su tutte piattaforme streaming il nuovo singolo del cantautore Valerio Sgarra.
“Cronache di una morte avvertita” e’ il titolo della composizione che ha un chiaro riferimento al capolavoro di Gabriel Garcia Marquez: una ballata che si muove da un lato su un’armonia tipicamente partenopea e dall’altro con un testo in italiano asciutto e severo, che cerca, con poche immagini, di raccontare l’indifferenza che si nasconde molto spesso dietro delitti (di donne) avvertiti più che annunciati.
La versione è dal vivo in stile low fi, registrata in presa diretta ai Giardini Ravino di Ischia esce ad un anno dalla sua ultima toccante composizione “Controtempo” ispiratagli dalle tristi vicissitudini della frana che colpi Casamicciola nel 2022ne che si posizionò tra le prime cinque al Premio Gianmaria Testa 2023.
Valerio Sgarra nasce a Bagnoli-Napoli nel 1973
A diciassette anni inizia a suonare come apprendista tastierista in una band di nome Deva che ripropone canzoni dei Doors e dei Velvet Underground.
Imbraccia la sua prima chitarra durante il servizio militare.
Dal ’95 al 98 suona con gli Scetavajasse , gruppo folk-punk di strada, frequentando il mondo delle case occupate, dei saltimbanchi e dei festival Buskers.
Nel 2000 produce (in un solo giorno) un introvabile disco casalingo di 10 tracce originali dal titolo “Dovrebbe chiamarsi canzone”.
Si trasferisce per un anno a Parigi dove suona voce e chitarra nei ristoranti, a metà strada tra la posteggia napoletana e il cantastorie.
Inizia a frequentare come cantante-attore il teatro off napoletano partecipando a spettacoli di registi quali Vincenzo Maria Lettica, Domenico Mennillo, Cinzia Mirabella, Lucio Colle.
Nel 2006 forma l’orchestrina “Le conseguenze del bancone” con la quale mette in scena alcuni spettacoli originali di teatro-canzone (Gritistiz, Ambulante teatro cantante, TortItalia) che hanno un buon riscontro nei piccoli teatri e nei club della scena campana.
2007: è ideatore della rassegna per cantautori “Canzoni all’asciutto” che per otto mesi di fila si tiene al Volver nel centro storico di Napoli.
2008: va in scena al Théâtre-Studio di Parigi con lo spettacolo “Italia mia- oratorio incivile per Pier Paolo Pasolini di Maurizio Braucci per la regia di Sergio Longobardi.
Continua la sua attività di chansonnier solitario trasferendosi ad Ischia e proponendo il suo repertorio trasversale legato alla canzone d’autore (Brel, Waits, Cohen, De André, Bowie…).
Nel 2010 partecipa al Napoli Teatro Festival con lo spettacolo “Diciotto carati” di Antonio Skatmeta, con il quale scrive a quattro mani alcune canzoni, per la regia di Giovanni Sacchetti.
Nel 2011 scrive i testi delle canzoni di “Garibaldi amore mio” di Alberto Oliva , al quale prende parte anche come attore.
Nel 2013 pubblica “Serenate a mano armata” romanzo breve, con la collaborazione di ARTI (Area Ricerche Teatrali Indipendenti) dal quale trae uno spettacolo-presentazione-concerto che va in scena al Castello Aragonese di Ischia.
Nel 2015 pubblica (sempre con ARTI) la sua prima raccolta di poesie “Germogli di noia”.
Nel 2018 partecipa alla Festa sugli scogli di S.Anna di Ischia in veste di cantante e di direttore artistico della sezione musicale.
Nel 2019 vince il Premio De Andrè sezione poesia.
Nel 2020 pubblica Omissis per la Reversusrecords, un disco di canzoni e poesie che vede Giulio Fazio in veste di coproduttore, coarrangiatore e produttore artistico.
Nel 2021 con il quartetto Amarcord tiene diversi spettacoli ad Ischia con un recital sulla grande canzone d’autore italiana
A gennaio 2023 pubblica il singolo CONTROTEMPO, con la produzione e gli arrangiamenti di Marco Calise, canzone dedicata alla frana che ha recentemente colpito Casamicciola, tale canzone arriva tra le prime cinque al Premio Gianmaria Testa 2023